Cocaina in auto e hashish: arrestato un insospettabile

Cocaina in auto e hashish: arrestato un insospettabile
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 24-10-2023 00:00

CRONACA - A finire ai domiciliari un 56enne del cassinate che però nega lo spaccio. Il suo legale chiede un apposito test volto a dimostrare l'uso personale

In viaggio con 20 grammi di cocaina e un chilogrammo di hashish: un 56enne del cassinate finisce in arresto. Nel weekend l’uomo è stato fermato da una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cassino nei pressi della rotatoria del casello autostradale della città martire. Alla vista dei militari, l’uomo ha subito mostrato un certo nervosismo e non poca ansia, ragion per cui gli uomini dell’Arma, insospettiti dal suo atteggiamento, hanno provveduto ad una verifica più approfondita. Nel corso del controllo all’interno della vettura è sono state rinvenute 22 dosi di cocaina che l'uomo aveva abilmente celato all'interno di un borsello che aveva indosso.

Si è quindi proceduto alla perquisizione domiciliare che ha permesso di rinvenire ulteriori 15 panetti di hashish, due bilancini digitali di precisione, materiale per il confezionamento dello stupefacente e denaro contante, probabilmente profitto dell'attività di spaccio. L'uomo è stato quindi trasferito presso la propria abitazione agli arresti domiciliari, in attesa di fornire la sua versione difensiva al Giudice. A difendere il 56enne è l’avvocato Emiliano Venturi che ieri mattina ha assistito l’uomo nel corso della direttissima. L’uomo che è finito agli arresti non è un pregiudicato già noto alle forze dell’ordine per spaccio di sostanze stupefacenti, al contrario è una persona molto stimata in città, dipendente di una società privata e che si occupa anche di lavori di piccola edilizia, dunque con un lavoro onesto ed una buona retribuzione.

Perché, dunque, è stato trovato in possesso di un quantitativo così importante di sostanza stupefacente? Nessuna attività di spaccio, il 56enne non ha però negato di essere un consumatore di sostanze stupefacenti e dunque quel carico era solo un rifornimento per uso personale e non finalizzato allo spaccio. Per tale motivo il suo legale, l’avvocato Venturi, ha chiesto di far svolgere un apposito esame specifico volto a dimostrare che l’uomo è un consumatore abituale anche perché, vivendo del suo lavoro, non avrebbe alcun bisogno di svolgere attività di spaccio.

Al momento, però, l’uomo resta agli arresti domiciliari anche perché, considerata anche la somma di denaro rinvenuta, nonché i bilancini di precisione, tutto fa pensare ad un’attività di spaccio e non ad un uso personale..





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