Chi di regolamento ferisce, di regolamento perisce

Chi di regolamento ferisce, di regolamento perisce
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 10-10-2023 00:00

OPINIONI - Il consigliere comunale di Cassino Renato De Sanctis fa il puntiglioso sull'assise per il conferimento della cittadinanza onoraria alla Casellati ma non si accorge degli errori nella convocazione della seduta che era in programma nel pomeriggio. La maggioranza fa mancare il numero legale.

Un errore da principiante della politica costringe Renato De Sanctis a tornare a casa a bocca asciutta, con un diavolo per capello. Questa mattina, secondo quanto riferiscono ambienti ben informati, erano stati i suoi colleghi di opposizione a farlo desistere. Avrebbe voluto prendere parte al Consiglio comunale nel corso del quale è stata conferita la cittadinanza onoraria alla ministra Casellati, prima donna a diventare presidente del Senato e in quella sede avrebbe voluto spiegare perché secondo lui quella cittadinanza onoraria non andava conferita: errori di forma e di sostanza.

Quali errori? Il consiglio comunale per la cittadinanza alla Casellati è stato convocato "ai sensi dell'articolo 45 del regolamento del Consiglio comunale". Anche la seduta prevista per il pomeriggio, nella quale discutere interrogazioni e mozioni è stata convocata "ai sensi dell'articolo 45 del regolamento del Consiglio comunale". Quell'articolo, però, non è corretto. Chi ha redatto la convocazione è inciampato in un refuso. E quel refuso non è sfuggito al sempre attento consigliere De Sanctis che ha quindi evidenziato l'errore. Per conferire la cittadinanza onoraria si è resa dunque necessaria un'altra convocazione d'urgenza, correggendo l'errore. L'assise in programma nel pomeriggio risultava invece essere stata convocata ancora con quell'errore di forma.

Per tale seduta, però, il consigliere "No Acea" non ha chiesto un'altra convocazione e non ha fatto notare il refuso. Puntuale, alle 18, si è presentato in Aula. Con lui tutta l'opposizione e il presidente del consiglio Barbara Di Rollo: dieci presenti su venticinque, ne servivano almeno tredici per avere il numero legale e far avviare la seduta regolarmente. La maggioranza, però, ha disertato l'assise. "De Sanctis ha fatto notare l'errore nella convocazione del Consiglio della Casellati. Visto che lo stesso errore c'era anche per il Consiglio delle ore 18 e per tale assise non c'è stata una nuova convocazione, l'assise non si può celebrare: le regole o valgono sempre o non valgono mai" ha fatto notare il capogruppo dem Gino Ranaldi alla "sua" presidente del Consiglio Barbara Di Rollo annunciando che la maggioranza avrebbe quindi disertato.

Con tale mossa la maggioranza ha voluto mandare un chiaro segnale anzitutto alla presidente del Consiglio, sempre più distante da Enzo Salera, ma soprattutto ha voluto ricordare a De Sanctis che le regole valgono sempre, non a convenienza.

Ci sarebbe poi l'aspetto sostanziale della vicenda legata alla cittadinanza della Casellati: non facendo distinzioni tra quello che è l'aspetto politico e quelle che sono le istituzioni, De Sanctis commette un altro errore da principiante e scomoda addirittura Il Fatto Quotidiano per dire che "è paradossale premiare Casellati per un’amministrazione che si professa di sinistra”.

Di sinistra - "una vita nel Pci", scrive il foglio fondato da Padellaro - si professa anche il consigliere No Acea. Che però si trova molto a suo agio con i discepoli berlusconiani in salsa cassinate: è con loro che firma interrogazioni ed esposti alla procura ed è con loro che sta tessendo la tela per costruire l'alternativa all'amministrazione di centrosinistra e al sindaco del Pd che ha vinto le elezioni anche grazie ai suoi voti. Ma questo Travaglio non lo sa!





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