"Basta con i nomi calati dall'alto e con gli incontri semi clandestini"

"Basta con i nomi calati dall'alto e con gli incontri semi clandestini"
di autore Redazione - Pubblicato: 07-09-2023 00:00

OPINIONI - La consigliera comunale di FdI prende posizione dopo la cena di lunedì tra esponenti del suo Partito e Silvestro Petrarcone: "Fratelli d’Italia si era opportunamente tenuto alla larga dalla Foresta e da quel pranzo, che è andato di traverso a più di qualcuno dei nostri naturali avversari. Purtroppo i cattivi esempi esercitano un maldestro fascino"

Michelina Bevilacqua con Arianna Meloni

di Michelina Bevilacqua

Come si è visto con il cosiddetto “pranzo della Foresta”, gli incontri culinari semiclandestini, per imbastire alleanze e individuare un candidato a sindaco, non portano nulla di buono. Ma anche le cene, indette con la stessa finalità, non sono da meno. Anzi, talvolta sono devastanti perché minano i corretti rapporti che dovrebbero invece stare alla base della vita di una forza politica che si rispetti, quando non producono addirittura sconquassi.

Fratelli d’Italia si era opportunamente tenuto alla larga dalla “foresta”e da quel pranzo, che è andato di traverso a più di qualcuno dei nostri naturali avversari. Purtroppo i cattivi esempi esercitano un maldestro fascino.

Così dirigenti di primo piano del mio partito, pur non difettando di esperienza, ci sono cascati anch’essi: una cena, ristretta a pochi intimi, avrebbe dovuto sancire una improbabile candidatura a sindaco di Cassino, da far poi digerire al grosso della truppa, diciamo.

Niente di più sbagliato perché il “boccone” non sarebbe solo indigesto, ma proprio impossibile da mandare giù: sia per la totale inadeguatezza (non solo politica) alla carica di primo cittadino della persona alla quale hanno pensato, sia per l’assoluta non considerazione di dirigenti, consiglieri locali, militanti.

Quasi fosse, siffatta scelta, cosa di competenza di pochi intimi in un partito che deve invece trovare la forza elettorale nel coinvolgimento e nel consenso più ampio possibile.

Basta dunque con nomi calati dall’alto senza alcuna attinenza con la politica e con l’amministrazione di una città, che, come ben sa ogni persona di buon senso, richiede competenze, conoscenza dei problemi, equilibrio, capacità gestionale delle risorse, del personale.

Ritengo quindi che bisogna portare la discussione nel partito, fare tutto alla luce del sole, con trasparenza, ricercando il più ampio coinvolgimento dei militanti di FdI. Per andare poi al confronto con i nostri alleati di riferimento, scansando pastrocchi ed ammucchiate.

*Consigliere comunale FdI e vice presidente del Consiglio Comunale





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