Laboratorio Edugreen sostenibile e innovativo presso l'IIS San Benedetto di Cassino

Laboratorio Edugreen sostenibile e innovativo presso l'IIS San Benedetto di Cassino

SCUOLA - I docenti di Scienze degli Alimenti e di Enogastronomia hanno incontrato il professore Bartolomeo Caruso

di Francesca Messina

Laboratorio “Edugreen” unico sul territorio per le analisi degli alimenti presso l’Alberghiero di Cassino.

Nell’ambito del progetto PON FESR “laboratori Edugreen”, rivolto alle scuole per sensibilizzare i più giovani alla sostenibilità, presso l’Istituto Alberghiero dell’IIS San Benedetto è stato realizzato un laboratorio davvero all’avanguardia attraverso l’acquisto di attrezzature e di strumenti intelligenti e di precisione per il monitoraggio delle colture, di strumenti digitali per la qualità, la sicurezza alimentare, la tracciabilità dei prodotti per l’alimentazione sana e sostenibile.

Questo laboratorio di analisi degli alimenti abbinato a quello di enogastronomia e scienze degli alimenti è unico sul territorio.

Per finalizzare tale obiettivo, nella mattinata di ieri, i docenti di Scienze degli Alimenti e di Enogastronomia dell’ IIS SAN Benedetto hanno incontrato il professore Bartolomeo Caruso presso la sede di via Casilina nord, nel nuovo e attrezzato laboratorio “ Edugreen - analisi degli alimenti” per un incontro formativo davvero interessante. L’esperto, ha fatto interagire i docenti su alcune metodiche laboratoriali facilmente riproducibili e sostenibili nella filiera alimentare. Ci si è focalizzati sull’importanza di far sperimentare il laboratorio quale strumento indispensabile per veicolare conoscenze e competenze, tra cui l’interpretazione dei dati, l’utilizzo degli stessi, la contestualizzazione per produrre informazioni e per fare ricerca.

“Spostare la didattica fuori dalle quattro mura delle aule, ma, soprattutto, la possibilità di forgiare una nuova “coscienza verde” - ha spiegato la Preside Maria Venuti - considerando la crisi climatica che il pianeta sta affrontando, è un impegno che va guidato da figure esperte.

Occorre conoscere lo strumento, occorre saper progettare e valorizzare lo spazio allestito, in modo che possa veramente essere un ambiente di apprendimento a tema green per educare gli studenti a una mentalità più ecosostenibile nella speranza che, rispettosi dell’ambiente, riusciranno ad assicurarsi un futuro migliore.

Le tematiche dello sviluppo sostenibile fanno parte a pieno titolo delle materie di studio, rinnovando così il percorso formativo degli studenti verso profili sempre più green.

In questo percorso innovativo l’aggiornamento dei docenti già avviato è fondamentale. Inoltre non basta privilegiare l’esperienza diretta del laboratorio e la naturale esplorazione degli alunni per creare la connessione tra le competenze emotive e sociali e l’apprendimento, occorre riflettere su come ogni materiale naturale e strutturato possa diventare mediatore di apprendimento.

Progettare un’attività in linea con le discipline, con la definizione di competenze e obiettivi specifici, monitorandone, con processi e prodotti, il raggiungimento è un impegno che va guidato da mani esperte che sappiano parlare il linguaggio delle cose concrete all’interno di spazi flessibili. Se il focus principale del corso è stato quello di praticare la didattica nel laboratorio green del nostro Istituto attraverso riflessioni volte a coinvolgere i partecipanti, uno spazio è stato dato al confronto su come coinvolgere e stimolare gli studenti a una formazione continua e innovativa, indispensabile in ambito tecnico-scientifico.

Anzitutto i docenti possono organizzare laboratori e progetti da sviluppare attraverso attività stimolanti quali lavori di gruppo, simulazioni, competizioni, in cui gli studenti possono prendere coscienza del loro ruolo attivo per la sostenibilità ambientale.

Niente di meglio, dunque, in questi giorni di rientro, di suggerire una serie di pratiche eco-friendly da mettere in pratica a scuola (e non solo), per una ripresa davvero green. Come in tutte le cose, il buon esempio viene sempre prima di tutto. Se è fondamentale affrontare i problemi ambientali sui banchi di scuola, a maggior ragione ciò deve e può avvenire in una scuola che sia d’esempio per efficienza e sostenibilità.

Il percorso formativo a gruppo ristretto è stato progettato con l’obiettivo di fornire un’iniziale formazione teorica e renderla operativa attraverso una serie di proposte laboratoriali condotte sia nel contesto scolastico sia negli spazi lavorativi. Ciò a garanzia della stabilizzazione di un capitale umano preparato, propositivo, attento allo sviluppo e alla diffusione della tecnologia nelle azioni didattiche promosse nelle scuole anche nelle loro specificità territoriali”.

La preside Venuti ringrazia il progettista del laboratorio "Edugreen - analisi degli alimenti" il professore Antonio Mancini, la docente Sabina Perito collaudatrice del progetto, i professori che hanno partecipato e continueranno a farlo nel corso dell'anno scolastico alla formazione, Valente Gasdia Masia, Massimo Cataldi, Pinchera, Delli Colli, Don Francesco e tutti i docenti di scienze e cultura degli alimenti enogastronomia in servizio presso la sede di via Casilina Nord.





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