Latina e Ferentino insegnano che la destra può vincere al primo turno

Latina e Ferentino insegnano che la destra può vincere al primo turno
di autore Lello Valente - Pubblicato: 05-09-2023 00:00 - Tempo di lettura 3 minuti

OPINIONI - Si scalda il clima in vista delle comunali di Cassino del 2024. La ricetta di Valente: "Serve anche qui un'alleanza con i civici. Partire da una candidatura identitaria o partire dal metodo di selezione del candidato sindaco attraverso le primarie sono due errori che conducono ad una sconfitta certa, a meno che qualcuno del centrodestra non stia brigando  per  una riconferma di Salera"

di Lello Valente

Si dà inizio all’antica e consolidata strategia per bruciare gli aspiranti candidati sindaco, i vecchi volponi della politica inizieranno ben presto a bruciare  nominativi di persone serie e stimate per arrivare alla fine a piazzare i loro veri candidati. Su tutto continua a mancare la politica della quale non se ne parla più.

La politica manca ovunque sia nella sinistra che nel centrodestra, e manca perché la politica impone regole che nessuno vuole più rispettare , ognuno pensa di fare liberamente ciò che vuole senza alcuna forma di limitazione, nemmeno quella del rispetto dell’elettore. Colpa dei partiti che non meritano più il rispetto anche di chi viene candidato sotto la propria insegna.

A sinistra dopo 4 anni di disastri politici nessuno si è posto il problema, salvo scoprire solo adesso che nel PD c’erano due visioni diverse e divergenti, l’una vincente che ha eletto un Consigliere regionale ed il Presidente della Provincia, l’altra che è stata sconfitta perennemente ad ogni appuntamento politico. Adesso si scopre che tutta la responsabilità non è di chi ha perso ma di chi ha vinto, ipotizzando richieste di dimissioni del Presidente del Consiglio comunale e velate minacce di espulsioni dal PD.

Il centrodestra non sta meglio,  dovrebbe riflettere sugli errori del  recente passato, ma non sento pianti di pentimento.

Purtroppo la politica è fatta di numeri i quali sono impietosi e dovrebbero indurre tutti ad una semplice riflessione rinunciando ognuno a parte delle proprie convinzioni. Latina e  Ferentino hanno insegnato che se il centrodestra si allea con i civici vince al primo turno e con ampio margine, e questa deve essere la strada da perseguire anche a Cassino.

Candidature identitarie sono perdenti, se non subito lo sono al secondo turno,  e non si dica che la candidatura identitaria di Salera sia stata vincente, non c’è stato  un voto a favore ma un plebiscito contro l’altra candidatura.

Il centrosinistra governa la città ha un percorso obbligato nel ricandidare il sindaco uscente,  al centrodestra , invece, tocca l’arduo compito della politica, partendo da un recinto sicuro ma allargandosi a tutti quei civici anche provenienti dal PD che non vogliono sostenere l’attuale amministrazione, per questo motivo sedersi ad un tavolo con una bandierina già messa appare come la strada certa verso una sconfitta politica e numerica.

Un serio percorso politico non può che partire dal centrodestra, fissare alcuni punti programmatici e comportamentali per poi verificare le convergenze sui questi punti ed integrarli con quanto suggeriscono gli alleati, solo dopo aver registrato un' ampia convergenza sulle cose da fare si potrà passare alla ricerca del nome di chi possa garantire adeguatamente un largo schieramento. Partire da una candidatura identitaria o partire dal metodo di selezione del candidato sindaco attraverso le primarie sono due errori che conducono ad una sconfitta certa, a meno che qualcuno del centrodestra non stia brigando  per  una riconferma di Salera!

Realpolitik? Non solo, è una faccenda di numeri e sui numeri penso che bisogna essere  razionali:  2+2 fa 4 sia se l’addizione la fa la sinistra sia se la fa la destra. Si prendano i risultati delle ultime amministrative e si rifletta e si capirà che per vincere bisogna solo puntare ad una grande aggregazione, non perché sia troppo forte il sindaco uscente,  ma perché la politica ha una logica e se l’obiettivo largamente condiviso è il cambio dell’attuale amministrazione bisogna sempre ricordarsi  che 2+2 fa sempre e comunque 4 e che solo al ballottaggio la somma non è più la stessa.





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