Il tennis mondiale riconosce il valore del ciociaro Rodolfo Lisi

Il tennis mondiale riconosce il valore del ciociaro Rodolfo Lisi
di autore Redazione - Pubblicato: 27-07-2023 00:00 - Tempo di lettura 1 minuti

IL FATTO - Il docente di Coreno Ausonio inserito nella commissione editoriale della rivista IJRSS

La notizia è di pochi giorni fa: il ciociaro Rodolfo Lisi è stato inserito nella commissione editoriale della prestigiosa rivista IJRSS (International Journal of Racket Sports Science). Nonostante Lisi non sia ancora strutturato in una Università, il Prof. David Cabello (Università di Grenada, Spagna) editor in chief della suddetta rivista - ha ritenuto opportuno avvalersi delle competenze del docente in forza presso l’Istituto Superiore di Ferentino, considerato il massimo esperto italiano nell'ampia tipologia di lesioni che interessano l'apparato locomotore del tennista.

La rivista si sofferma su tutte le tematiche inerenti i vari sport delle racchette (tennis, badminton, tennistavolo e altri). La grande mole di pubblicazioni (Lisi darà alle stampe ben 5 libri e circa 30 articoli scientifici solo nell’anno in corso) ha fatto così breccia negli ambienti, specializzati e non, legati al mondo del tennis.

I suoi precedenti lavori (14 saggi in totale) hanno destato l’interesse di personalità di spicco della medicina ortopedica e riabilitativa (Giovanni Di Giacomo, Giuseppe Porcellini, Giuseppe Costanzo, Daniele Fabris Monterumici, Stefano Zaffagnini, Calogero Foti, Vincenzo Pirola, Gaetano Maurizio Grippi, Loris Pegoli, Riccardo Luchetti) dello sport (Bruce Elliott, Francesco, Ricci Bitti, Giovanni Malagò, Adriano Panatta, Nicola Pietrangeli, Paolo Bertolucci, Sergio Tacchini, Tonino Zugarelli) e del giornalismo sportivo (Ubaldo Scanagatta, Paolo Rossi, Riccardo Crivelli, Massimo Grilli, Stefano Arcobelli).


Lisi, non per ultimo, ha ricevuto - in questa prima parte dell’anno - due Premi alla Carriera. A Prato e, soprattutto, a Gioia Tauro, dove la prestigiosa onorificenza gli è stata conferita per “l’alto valore scientifico, culturale e sociale delle sue opere e per il brillante percorso professionale”.

 





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