STELLANTIS - Annunciato il quinto modello per Melfi, ancora nessun certezza per il sito pedemontano. La Fim-Cisl mette in guardia: "Restano ancora aperte diverse questioni relative agli stabilimenti italiani come le allocazione delle vetture che affiancheranno il Grecale". Domani la protesta degli ex lavoratori Gkn dinanzi la sede di Unindustria di Cassino. De Palma della Fiom: "Oggi straordinaria adesione allo sciopero"
"Alla luce delle dichiarazioni fatte dal Ministro Urso e dal Ceo Tavares, non solo ci aspettiamo di essere coinvolti preventivamente dal MiMIT per definire preventivamente i contenuti dell’accordo di transizione, ma chiediamo che questo possa realizzare a due anni dalla nascita di Stellantis un vero e proprio rilancio industriale e occupazionale di cui abbiamo fortemente bisogno.
L’impegno di Stellantis deve essere assolutamente presidiato dal Governo e definito insieme alle parti sindacali con un impegno d’investimenti soprattutto sui modelli al centro della transizione ecologica".
A parlare è il segretario della Fim-Cisl Ferdinando Uliano, che argomenta: "Il dialogo sociale con Stellantis anche in Italia, come in Francia e negli altri paesi, è un grande valore aggiunto che vogliamo, con questo accordo, mettere al centro delle relazioni sindacali e delle strategie industriali del Gruppo.
Restano ancora aperte diverse questioni relative agli stabilimenti italiani come le allocazione dei nuovi modelli a Cassino sulla futura piattaforma Large, che affianchino la Maserati Grecale e un forte rinnovamento e rilancio delle attuali Alfa Romeo di Giulia e Stelvio.
LO SCIOPERO
"È stata straordinaria l’adesione alla seconda giornata di sciopero nazionale dei metalmeccanici oggi nel Centro-Sud, dopo quella di venerdì scorso che ha coinvolto il Nord Italia. Si sono fermate oggi le metalmeccaniche e i metalmeccanici di Lazio, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Nel Mezzogiorno è ora di fermare la dismissione industriale e contrattare la transizione investendo risorse per nuove assunzioni di giovani, donne e uomini. Devono trovare soluzione le crisi industriali aperte al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che dai petrolchimici alla siderurgia fino all’automotive, altrimenti rischierebbero di provocare migliaia di licenziamenti.
Con lo sciopero di oggi le lavoratrici e i lavoratori hanno inteso accendere un riflettore sullo stato dell'industria nel Mezzogiorno, sulle condizioni di vita e di lavoro e sulla necessità di utilizzare anche le risorse del PNRR per ridurre il gap di lavoro, infrastrutturale e tecnologico, tra le diverse aree del Paese.
Lo sciopero unitario è un primo passo importante a cui senza le adeguate risposte seguiranno altre azioni unitarie dei metalmeccanici. Con questo sciopero abbiamo unito Nord e Sud, precari e lavoratori a tempo indeterminato. Unire è il nostro compito per contrattare con imprese e Governo il futuro del nostro Paese".
Lo dichiara in una nota Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil
LA PROTESTA A CASSINO
Martedì 11 Luglio, il collettivo “Insorgiamo a Cassino” comunica che sarà in presidio sotto la sede di Unindustria, per portare la solidarietà alla lotta dei lavoratori e delle lavoratrici della ex Gkn di Campi Bisenzio (da due anni in assemblea permanente). La protesta si terrà dinanzi la sede di Unindustria a partire dalle 18 per manifestare dissenso nei confronti dell'imprenditore Francesco Borgomeo, leader degli industriali
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