"No alla guerra", in tanti alla fiaccolata di Cassino. Il vescovo in prima linea

IL FATTO - Soddisfazione a metà per gli organizzatori: "Contrariamente a quella che è stata la partecipazione della cittadinanza, bisogna registrare con rammarico che alcune associazioni, pur avendo dato la loro adesione e partecipazione alla Fiaccolata, hanno disertato la stessa"

La città di Cassino, partecipando sabato alla Fiaccolata promossa dal comitato cittadino “Art.11 Ripudiamo la guerra”, ha dimostrato sensibilità alla tematica della pace, contro le politiche della guerra in corso che stanno facendo precipitare l’Europa e l’intero Mondo di nuovo in un conflitto sanguinoso.

Infatti, proprio Cassino, in quanto Città Martire e membro dell’Associazione delle città della Pace, con la sua ricca storia di dialogo interculturale ed interreligioso, si è mobilitata a favore di un messaggio universale di solidarietà, di armonia e di cooperazione pacifica fra i popoli.

Contrariamente a quella che è stata la partecipazione della cittadinanza, bisogna registrare con rammarico che alcune associazioni, pur avendo dato la loro adesione e partecipazione alla Fiaccolata, hanno disertato la stessa.

Si ringrazia S.E. Reverendissima Vescovo Gerardo Antonazzo e S.E. Abate di Montecassino, Dom Fallica, che hanno dato un importante contributo alla riuscita della fiaccolata, avvalorando le tesi di Papa Francesco che si sta spendendo per la fine del conflitto. La toccante e sentita benedizione del Vescovo Antonazzo è riuscita a trasmettere a tutti i presenti, laici e non, una forza ed una volontà a perseguire e a perseverare su questo percorso e cammino di pace.

Si ringrazia non in ultimo le istituzioni e il sindaco Salera e la sua amministrazione che hanno ospitato l’iniziativa e la Misericordia di Roccasecca, sponsor dell’evento.

Questa manifestazione sul nostro territorio è stata il primo passo di un cammino di pace e contro la guerra. Ci proponiamo e auspichiamo ad una nuova collaborazione con l’amministrazione comunale e con la Diocesi alla vigilia degli 80 anni dei bombardamenti di Cassino e la sua distruzione.