"Una vita quasi imperfetta", un film di Stephen Herek che fa riflettere

"Una vita quasi imperfetta", un film di Stephen Herek che fa riflettere
di autore Vanessa Carnevale - Pubblicato: 04-07-2023 00:00 - Tempo di lettura 4 minuti

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di Vanessa Carnevale

Ieri sera sentivo la nostalgia dei film, vi capita mai? Io, alcuni giorni, avverto proprio il bisogno di accendere il Pc e vedere una pellicola cinematografica, un po’ come quando si è assetati e si ha necessità di riempire il bicchiere d’acqua e bere o come quando, dopo mesi di studio intenso, ci si riesce finalmente a ritagliare uno spiraglio di tempo per leggere un buon libro e sembra di stare in paradiso. Perché capita questo? Dal canto mio ho una sfilza di risposte da darvi: perché ho il terrore di avere una conoscenza limitata in campo cinematografico, perché mi piace restare aggiornata e sono affascinata da questo mondo, perché sono una patita di Brad Pitt (chi mi segue sui social lo avrà ormai constatato), perché credo sia bello dialogare con amici riguardo a film/serie tv/ musical o semplicemente interrogarsi circa il personaggio che un attore in un dato momento si trova ad interpretare, per essere cullati da una bella storia, per osservare musica e costumi e SOPRATTUTTO per non farsi trovare impreparati alla cerimonia di consegna dei premi Oscar.

Appunto per questo motivo, in tarda serata di ieri, ho acceso il mio PC e mi sono collegata a Netflix alla ricerca di un bel film da vedere… finché non mi sono imbattuta in “Una vita quasi imperfetta”, con regista Stephen Herek e protagonista una meravigliosa Angelina Jolie in versione bionda.

Il film parla di questa donna meravigliosa, tanto ambita sul piano sentimentale quanto eccellente dal punto di vista lavorativo, sulla cresta dell’onda della carriera giornalistica, indipendente, meticolosa, tenace e vincente! Eppure, durante l’intervista ad un veggente circa gli esiti di un’importantissima partita, quest’ultimo le risponde indicando il nome della squadra vittoriosa ed il punteggio che avrebbe ottenuto, preannuncia che nella mattinata successiva avrebbe grandinato e che, dopo una settimana esatta, la giornalista stessa sarebbe morta.

Inizialmente quest’ultima prende sotto gamba la profezia ma, a seguito della grandinata e della vittoria della squadra preannunciata dal veggente, questa inizia a pensare che realmente si sta avvicinando il giorno della sua morte, abbandona il personaggio che si era creata, rompendo gli schemi e gli ideali inamovibili e sprofondando in una crisi profonda. Eppure l’amore ci salva tante volte e chi ha visto il film sa benissimo che è così…non vi spoilero altro!!!

Dal canto mio ho riflettuto in merito a tutte le volte che mi sono buttata giù per un parere non richiesto, le situazioni in cui ho fallito e pensavo che non ci sarebbe più stata un’altra possibilità di riuscita, le volte in cui mi sono sentita invincibile ma avevo il bisogno di stringermi tra le braccia di mia madre o di una pacca sulla spalla di un’amica… quanti veggenti abbiamo incontrato e incontreremo ancora lungo il nostro cammino?

Quanti condizioneranno i nostri pensieri con le loro opinioni non richieste e spregevoli? TANTI, PURTROPPO. Eppure sta a noi togliere potere a questi loschi individui, a noi e SOLO A NOI spetta il compito di lottare per la felicità.

Siamo speciali, siamo forti, siamo capaci di tutto ma soprattutto SIAMO UMANI.

Amatevi e tutelatevi ragazzi, perché la vita è adesso e soprattutto è una sola, godiamocela fino all’ultimo respiro e non diamo peso a gente che, se posta sul piatto della bilancia, non sarebbe minimamente percepita per via dell’assenza della qualità (e quantità) di pensiero.

Mi eravate mancati, alla prossima!

Vostra Vanessa





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