L'esca delle primarie? Una trovata del tutto infantile

L'esca delle primarie? Una trovata del tutto infantile
di autore Lello Valente - Pubblicato: 19-06-2023 00:00 - Tempo di lettura 3 minuti

OPINIONI - Si accende il dibattito nel Centrodestra di Cassino. Valente: "Non è ben chiaro se parliamo di consultazioni di coalizione o con tutti quelli che sono contro l’attuale amministrazione. Si parta in modo serio ed ordinato con i partiti e si verifichi se esiste una volontà comune di stare insieme ed a quali condizioni"

di Lello Valente

Non ho alcun ruolo per dire no alle primarie tantomeno aspiro ad un ruolo politico, ma l’esca delle primarie mi sembra veramente una trovata del tutto infantile. Pur confermando di essere da sempre contrario al sistema delle primarie perché rappresentano il fallimento della politica,  non  potrei del tutto escludere che in qualche caso limite possa essere una soluzione  possibile. Mi sembra però assurdo  che le primarie possano essere  lo strumento principe della politica, senza definire almeno un ambito politico

 Allora che gli aspiranti facciano pure le loro primarie poi i partiti cosa dovranno fare,  saranno  chiamati solo a fare le liste per sostenerli ratificando le scelte delle primarie ? Sembra una cosa possibile agli aspiranti candidati che si possano invocare le primarie senza definire un ambito politico? Solo chi vuole seminare altra confusione può pensare ad una cosa del genere.

Il PD che ha una certa storia di democrazia interna, ha sposato il sistema delle primarie limitandole ai propri iscritti, quando ha allargato la platea dei partecipanti aperta agli sconosciuti è arrivata la Schlein con tutte i problemi che quotidianamente leggiamo.

A chi lo avesse dimenticato, ricordo  che l’attuale sindaco è frutto di alcune primarie vinte con il forte sostegno di chi poi non lo ha nemmeno sostenuto in campagna elettorale, anzi era contro!

Una prassi corretta dovrebbe essere quella di definire un recinto politico, si parte dai partiti che compongono quell’ambito,  stilare un programma per poi confrontarsi con altre forze, anche civiche, e verificare se ci sono convergenze sul programma, solo alla fine di questo percorso se non si troverà una sintesi per la scelta del candidato sindaco si potrà prendere in considerazione uno strumento diverso per la scelta. Ma sembra lecito un dubbio, ma primarie di coalizione, o primarie con tutti quelli che sono “contro” l’attuale amministrazione?

Poi andrebbero fissate regole e paletti per le primarie. Chi vota? Vogliamo fare in modo di selezionare l’elettore delle primarie attraverso una forma di appartenenza o lasciamo che a votare siano anche quelli che hanno tutto l’interesse a far vincere il più debole per poi vincere le elezioni ? E chi perde le primarie avrà un vincolo a sostenere quel raggruppamento?

Chi può essere candidato alle primarie anche uno che non ha nemmeno una lista alle spalle? Deve essere un elettore di Cassino o può anche essere di un altro Comune ?

Tutte domande che sembrano banali ma che non lo sono. L’alternativa ad un processo ordinato e controllato è il caos nel quale c’è sempre chi pensa che dopo averlo generato può essere chiamato a dipanarlo.

Si parta in modo serio ed ordinato, si inizi a discutere su un tavolo dove ci sono i partiti della coalizione e si verifichi se esiste una volontà comune di stare insieme ed a quali condizioni, poi man mano che si inizia a costruire qualcosa verranno le soluzioni e soprattutto si chiarirà il “chi siamo”.





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