Corso della Repubblica, ora anche i commercianti vanno in Procura

Corso della Repubblica, ora anche i commercianti vanno in Procura
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 15-04-2023 00:00

CRONACA - Presentato un esposto da parte dell'avvocato Marrone che cura gli interessi di circa venti esercenti del centro di Cassino. Si chiede l'immediata sospensione dei lavori di riqualificazione inerenti la chiusura al traffico e l'isola pedonale permanente

Non c'è pace per i lavori in Corso della Repubblica a Cassino. Dopo l'esposto presentato da sette consiglieri comunali di opposizione, ora anche i commercianti si sono affidati al legale Vincenzo Marrone ed hanno presentato un esposto indirizzato alla Procura della Repubblica di Cassino, alla Regione Lazio e alla Soprintendenza. La missiva è giunta ovviamente anche sulla scrivania sul sindaco di Cassino, Enzo Salera. Infatti è proprio al Comune che si rivolgono in primis i circa 20 commercianti, che hanno attività in Corso della Repubblica ma non solo, chiedendo l'immediata sospensione dei lavori.

Spiega l'avvocato Marrone: " Considerato che le conseguenze economiche,  pesantissime, ricadranno interamente sui commercianti, ove non si provveda ad una immediata riapertura  del Corso della Repubblica, che è di tutta evidenza che, permanendo gli insanabili profili di  illegittimità della procedura di gara da più parti denunciati e riscontrati anche dalla Regione Lazio, ragioni di opportunità e legittimità impongano all'Amministrazione una immediata cessazione dei lavori lo scrivente diffida alla immediata sospensione di tutti i lavori inerenti il progetto di riqualificazione del Corso della  Repubblica ed alla conseguente riapertura del tratto stradale che va da via Guglielmo Marconi a Via  Secondino Pagano". 

Infine, l'avvocato rappresenta che, in caso contrario, "procederà senza indugio alla instaurazione di tutte le iniziative  necessarie ed opportune per la più efficace tutela degli interessi dei suoi assistiti.  La missiva viene inviata per conoscenza agli Organi ed Enti funzionalmente competenti in materia, nonché  alla Procura della Repubblica (già investita della vicenda con precedente esposto) ai fini della prognosi in  merito alla sussistenza di fattispecie penalmente rilevanti. A tal fine si chiede che l'Autorità Penale adita  voglia disporre l'immediato sequestro del cantiere, quanto meno fino ad una più approfondita  valutazione dei fatti, onde non aggravare le conseguenze dell'eventuale illecito in caso di accertamento  della sussistenza di fatti costituenti reato". 





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