Inaugurazione anno accademico, dopo la festa inizia la polemica

Inaugurazione anno accademico, dopo la festa inizia la polemica
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 02-03-2023 00:00

IL FATTO - Sotto la lente il discorso letto dal rappresentante del personale Tecnico Amministrativo Pietro Alessio Palumbo. Il malumore viaggia sulle chat dei dipendenti: ""Discorso incentrato su una 'captatio benevolentiae' nei confronti di qualcuno"

Il tempo della festa dura solo poche ore. Nel primo pomeriggio, dopo che si sono spenti i riflettori nell'Aula Magna dell'Università di Cassino dove si è svolta la cerimonia d'inaugurazione dell'anno accademico, scattano le polemiche. Neanche a dirlo, nel tempo dei social gli sfoghi viaggiano su whataspp e rimbalzano da una chat all'altra. Alcuni dipendenti contattano anche la nostra redazione per mostrare pollice verso nei confronti da quel che hanno ascoltato dal rappresentante del personale tecnico amministrativo che ha letto il discorso.

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Ecco la critica: "Aldilà di citazioni erudite sul concetto di democrazia ed accenni adulatori ai vertici del nostro Ateneo, era praticamente privo di qualsivoglia problematica del personale tecnico amministrativo e bibliotecario e piuttosto incentrato su una 'captatio benevolentiae' nei confronti di "qualcuno". Questi sono i 'paladini' che dicono di farsi portavoce delle problematiche dei dipendenti".

Il rappresentante del personale tecnico-amministrativo nel suo discorso, tra le altre cose aveva evidenziato che "già da quando il nostro Ateneo ha avuto come preziosa guida il Professore
Betta, ed ora, magistrale, quella del Professore Dell’Isola, vanno registrati sensibili impulsi in questa direzione. Vanno apprezzate e sono molto significative le parole della nostra Direttrice, la Dr.ssa Marsiglia, quando si rivolge ai tavoli sindacali del personale, con parole come “voi siete la mia squadra”. In senso concreto fondamentali sono i lavori di drafting in corso sui regolamenti del personale che vedono al tavolo dei lavori, spalla a spalla, Dirigenti d’Ateneo e
Rappresentanti sindacali del personale. Ebbene, quando si lavora in questo modo, l’approccio di tesi ed antitesi trova necessariamente la propria sintesi nella dialettica. Lavorare assieme implica la possibilità per tutte le parti di conoscere interessi, esigenze e diritti, di cui
talvolta si può ignorare persino l’esistenza. E poi c’è anche un altro aspetto, e preziose sono state a quel tavolo le bellissime conversazioni con il Dirigente Avv. Guzzo e con il Dirigente Dr. Mignanelli. Quando si partecipa alla stesura di regole, o si costruisce assieme un sentiero
o una casa comune, poi la proteggi: la senti tua, è casa tua. E a ben vedere a quel tavolo un po’ alla volta sta cambiando persino il linguaggio. Parole come “voi” stanno lasciando il posto al “noi”. Parole come “l’Amministrazione” stanno lasciando il posto a “la nostra Amministrazione”. E qui potremmo parlare per ore anche dell’importanza del cosiddetto determinismo linguistico".





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