CRONACA - Appello alle candidate e ai candidati alla Regione Lazio da parte di Moira Rotondo di Azzurro Donna: "Innanzitutto bisogna riaprire i reparti maternità ai familiari delle neo mamme, perché nessuna venga lasciata sola"
Esattamente un mese fa, nella notte tra il 7 e l'8 gennaio, si consumava, in un grande ospedale romano, lo stesso in cui ho partorito entrambi i miei figli, una delle tragedie più inspiegabili e contro natura: la morte di un neonato di appena tre giorni, nato perfettamente sano. Benché non siano ancora stati resi noti i risultati dell'autopsia e le indagini siano ancora in corso, ciò che emerge dalle cronache è che sia morto soffocato dal peso della mamma la quale, nell'allattarlo, sarebbe crollata per la stanchezza.
Incredibile? Impossibile? Irreale? No, è tutto vero purtroppo e questo dramma ha smosso a tal punto le coscienze e i vissuti di ciascuna di noi da generare un flusso ininterrotto di testimonianze nelle chat, nei forum, sulla stampa. La "rivolta delle mamme" l'hanno definita. Perché solo una tragedia può indurci a ripensare e rivedere le regole, i protocolli ma soprattutto l'approccio alla maternità e al post partum. Esiste un problema nel Paese e va affrontato, perché non c'è dibattito politico sulla natalità che prescinda da come gestiamo gravidanza, parto e post partum. La salute fisica e psicologica delle donne, delle neo mamme è prioritaria. Non siamo fattrici. Siamo donne che diventano madri, assumendosene il rischio e la responsabilità. Molto spesso ciò avviene all'interno di un progetto familiare, altre volte no, si è madri sole. Ma la solitudine del post partum, il mancato ascolto delle esigenze di una donna che ha appena partorito, possono avere conseguenze drammatiche come queste. Se ci sono delle responsabilità emergeranno ma oramai nessuno restituirà alla vita quel bambino né la vita di sua madre sarà più la stessa.
Quindi mi rivolgo a coloro che dovranno gestire la sanità regionale a partire dalla prossima settimana. Ai candidati presidenti, uomini che da quel mondo provengono, e alle amiche e agli amici candidati affinché sin da subito si introducano alcuni correttivi di buon senso e a costo zero.
Innanzi tutto:
-riaprire i reparti maternità ai familiari delle neo mamme, perché nessuna venga lasciata sola,
-rendere facoltativo il rooming in soprattutto in prima o seconda giornata dopo il parto,
-non obbligare all'allattamento al seno, neo mamme in evidente stato di difficoltà e prevedere soluzioni alternative nelle prime ore/giornate immediatamente successive al parto
-promuovere l'ascolto, perché non tutte le gravidanze sono uguali, non tutti i parti sono uguali e soprattutto non tutte le donne sono uguali.
Siamo persone che affrontano magari per la prima volta qualcosa di sconosciuto e mai visto prima. "Primipara" non è sinonimo di sprovveduta ma è semplicemente colei che si approccia alla nascita per la prima volta. Non facciamo sentire le donne inadeguate. Ascoltiamole e cerchiamo per quanto possibile di interpretarne i bisogni, le esigenze, i dubbi. Basta con la narrazione scorretta per cui le donne partoriscono dalla notte dei tempi, anche in mezzo alla strada. Un reparto maternità è diverso da qualsiasi altro reparto e come tale va normato. Perché nei reparti maternità si nasce e non si muore!
Moira Rotondo, coordinatrice regionale AZZURRO DONNA
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