Piazza "ex Miranda" e quella nostra lettera aperta a papa Benedetto XVI

Piazza "ex Miranda" e quella nostra lettera aperta a papa Benedetto XVI
di autore Mario Costa - Pubblicato: 02-01-2023 00:00

OPINIONI - Il 24 maggio 2009 in occasione della venuta del Papa a Cassino la delibera dell'allora giunta Scittarelli per dedicargli la piazza del mercato, ma l’intitolazione “ante mortem” di qualcosa a qualcuno, foss’anche personalità di straordinaria importanza qual indiscutibilmente è un papa, è cosa che non si fa. Adesso si può fare. Ecco la lettera che il free press dell'epoca, "Cassino 7", scrisse per l'occasione

Papa Ratzinger a Cassino il 24 maggio del 2009 - FOTO: ALBERTO CECCON

di Mario Costa*

Ora, volendo, si può. Con la dipartita di Benedetto XVI, si può avviare (in maniera seria) la procedura per poter chiamare con il nome del papa emerito la centralissima area del vecchio campo sportivo “Miranda”. Così come nelle intenzioni di una delibera ad hoc (rimasta dal 2009 inefficace, come lo sono le cose fatte alla carlona maniera) dell’allora giunta Scittarelli, adottata in occasione della venuta nella nostra città del papa tedesco. Era il 24 maggio di quell’anno del Signore. Per molti cassinati, però, quello spazio sinora ha continuato ad essere (e forse lo continuerà per molto tempo ancora) “l’ex Miranda”.

Fu quella una delibera intempestiva ed inopportuna perché l’intitolazione “ante mortem” di qualcosa a qualcuno, foss’anche personalità di straordinaria importanza qual indiscutibilmente è un papa, è cosa che non si fa. Non foss’altro perché, al di là di ragionevoli motivi ostativi, la cosa potrebbe anche indurre l’interessato a dover ricorrere agli “scongiuri” di rito. Comunque, a papa Benedetto è andata bene perché è sopravvissuto a quella intitolazione ben 14 anni.

Papa Ratzinger a Cassino il 24 maggio del 2009 - FOTO: ALBERTO CECCON

Con un post su facebook l’assessore Luigi Maccaro, già allora responsabile della comunità Exodus di don Antonio Mazzi, ha ricordato che quando Benedetto XVI (da loro affettuosamente chiamato B16) venne a Cassino, tutta la diocesi fu coinvolta affinché l’accoglienza fosse perfetta, e che a loro fu affidato il compito di organizzare la veglia dei giovani la sera prima, il 23 maggio 2009.

Il lettore ci perdonerà se, a mo’ di monito, a noi piace ricordare, e riportare quanto scrivemmo per l’occasione nel consueto fondino della prima pagina sul free press “Cassino7” da noi diretto che intitolammo: "Per ritrovare la via smarrita”.

Papa Ratzinger a Cassino il 24 maggio del 2009 - FOTO: ALBERTO CECCON

Ecco, di seguito, il testo integrale: “Santità Benedetto XVI, ad Ella che nel solco di una antica tradizione, giunge nella Terra di San Benedetto, così come fecero due suoi non lontani predecessori, PaoloVI e Giovanni Paolo II (papa Luciani non ne ebbe il tempo), la nostra città, onorata e glorificata, porge il benvenuto. La sua venuta segna un’altra importante e bella data destinata a restare nella storia di Cassino.

Come certamente saprà, questa nostra è una città Martire per la distruzione e i terribili avvenimenti subiti nella seconda guerra mondiale. Ciò che forse non saprà è che oggi essa è “martirizzata” da amministratori alquanto disinvolti, i quali sembrano aver smarrito la retta via del buon operare. Non le sembri irriverente se, facendoci interpreti del desiderio di tanti cittadini, ad Ella, che viene ad illuminare tutti noi, rivolgiamo la preghiera di illuminare le menti di costoro. Affinché essi, sostenuti da Lei, dalle sue parole, riescano a recuperare anche un po’ di timor di Dio, e diventare così più coscienti, meno indifferenti alle sofferenze umane, più responsabili. E dai a noi la forza di portare avanti una battaglia di sostegno alle forze sane e di puntuale denuncia perché questa città, ridotta ai piedi di Pilato, riaccarezzi la speranza in un futuro migliore”.

Papa Ratzinger a Cassino il 24 maggio del 2009 - FOTO: ALBERTO CECCON

Sarà stata certamente una casuale coincidenza, non di certo l’effetto della nostra supplica, comunque di lì a qualche tempo Scittarelli venne sfiduciato e all’appuntamento elettorale successivo i cassinati, illuminati, pensarono bene di voltare pagina rispetto alla lunga esperienza di quegli amministratori “alquanto disinvolti”, capitanati da taluni noti scialacquatori del denaro pubblico. Così, ripresa da altri “la retta via”, fu possibile avviare anzitutto la necessaria azione di risanamento delle casse comunali. Tutt’ora faticosamente in atto, come pure, tra le innumerevoli difficoltà, il “ben operare”. Un pericolo però incombe su questa nostra città: il riaffacciarsi minaccioso, sotto varie spoglie, dei “nipotini” di varia provenienza di quei “campioni”, taluni portati per mano da qualche “nonno”, imbevuti della stessa non raccomandabile cultura.

Sia perciò di monito il richiamo di questa lettera aperta ad un grande Papa che “amava ritirarsi a Montecassino in forma privata per concentrarsi”.

*Già vice sindaco di Cassino





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