"Reddito di fragilità: Moira Rotondo in prima linea con la Federazione Italiana Medici Pediatri di Frosinone"

"Reddito di fragilità: Moira Rotondo in prima linea con la Federazione Italiana Medici Pediatri di Frosinone"
di autore Redazione - Pubblicato: 03-12-2022 00:00

IL FATTO - Sono trascorsi appena due mesi dalle elezioni politiche ma abbiamo già iniziato a lavorare affinché i progetti presentati in campagna elettorale possano al più presto approdare in Parlamento

"Reddito di fragilità: Moira Rotondo in prima linea con la Federazione Italiana Medici Pediatri di Frosinone"
Sono trascorsi appena due mesi dalle elezioni politiche ma abbiamo già iniziato a lavorare affinché i progetti presentati in campagna elettorale possano al più presto approdare in Parlamento. Ed in occasione della giornata delle persone con disabilità che si celebra in tutto il mondo oggi 3 dicembre vogliamo tornare a parlare di "Reddito di fragilità". Forza Italia si è sempre detta favorevole all'aumento degli assegni medi di disabilità fermi a 287 euro ma si può fare sicuramente di più. In campagna elettorale abbiamo condiviso la proposta presentata dalla FIMP sul tema delle disabilità gravi volta all'introduzione del cosiddetto reddito di fragilità per quelle oltre 200.000 famiglie italiane con figli affetti da disabilità grave e che necessitano di assistenza costante e ininterrotta.


Ne abbiamo discusso con il responsabile provinciale della Fimp, il dott. Pontone Gravaldi.
I medici pediatri di famiglia conoscono bene la disperazione e le difficoltà che le famiglie colpite da casi di grave disabilità debbono affrontare. Un figlio attaccato ad un respiratore rappresenta per un genitore, in particolare per le madri, un impegno ininterrotto, anche per 20 o 30 anni consecutivi. Ne deriva l'impossibilità per queste donne di poter svolgere una qualsiasi attività lavorativa che garantisca loro non solo uno stipendio ma anche una pensione. Si tratta di famiglie che da sempre, anche prima della crisi energetica, hanno dovuto far fronte a difficoltà economiche di ogni genere e che mensilmente rischiano il default.
La figura del "care giver", delle donne impegnate nelle attività di cura, in questo caso sono le madri, deve tornare ad interessare il dibattito politico. Occorre uno strumento utile a sostenere queste famiglie nella loro quotidiana lotta per la sopravvivenza.


Il disagio economico determinato dell'impossibilità di poter svolgere una qualsiasi attività lavorativa va affrontato e risolto a livello centrale con l'introduzione di misure mirate di sostegno al reddito. Purtroppo i tempi strettissimi della legge di  bilancio attualmente in discussione ci hanno impedito di portarlo immediatamente all'attenzione del legislatore ma dal prossimo mese di gennaio inizieremo una serie di incontri mirati, in particolare con le deputate FI come Catia Polidori (Coordinatrice Nazionale Azzurro Donna) e non escludiamo il coinvolgimento diretto del ministro per le pari opportunità e la famiglia Roccella.





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