Cassino ricorda il 30° anniversario della strage di Capaci

Cassino ricorda il 30° anniversario della strage di Capaci

CRONACA - Nino Rossi annuncia il 2º Festival della legalità in città dal prossimo ottobre sino al mese di giugno 2023 con la collaborazione e il supporto di Associazioni, Istituzioni e Scuole con numerosi appuntamenti. La riflessione degli alunni dei Servizi Socio Sanitari di Cassino hanno sottolineato

di Francesca Messina

Ancora tante le iniziative che si sono svolte a Cassino per ricordare la strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio del 1992 alle ore 17.57.

A Cassino ieri è stato commemorato il trentennale della strage di Capaci con una semplice e sentita cerimonia nella Villa comunale di Cassino dove a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino è intitolata un’area. È stato il momento per ricordare ed onorare non solo il giudice Falcone ma tutte le vittime di mafia e ringraziare tutti coloro che quotidianamente e costantemente sono impegnati nella lotta alle criminalità.

L’evento è stato organizzato grazie all’Associazione Cassino Città per la Pace con Nino Rossi, all’Ordine Avvocati Cassino con Gianluca Giannichedda, con il Difensore civico della regione Lazio Marino Fardelli, con Igor Fonte e Fabio Leone della Peppino Impastato Cassino, con Simona Di Mambro Cooperativa Sociale I Naviganti con l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale con il docente Luigi Di Santo, con Luca Fardelli Associazione Carabiniere Marino Fardelli, Comune di Cassino, agli studenti degli Istituti scolastici presenti come l’IIS Giosuè Carducci e l’IIS San Benedetto, le autorità civili e Militari cittadine, le Associazioni combattentistiche e d’Armi di Cassino. Un grazie al Parco dei Monti Aurunci con il Presidente Marco Delle Cese per aver donato l’albero della memoria piantumato all’interno della Villa Comunale.

Al termine la delegazione si è trasferita all’interno del Tribunale di Cassino dove il Procuratore Capo Dott. Luciano D’Emmanuele e il Presidente di Sezione Claudio Marcopido hanno accolto gli studenti e i partecipanti in una breve ed intensa cerimonia in onore dei caduti della Strage di Capaci.

Su di un lenzuolo bianco sono state apposte firme e pensieri da inviare alla fondazione Falcone che li sta raccogliendo da tutta Italia per poi esporli durante una grande manifestazione che si terrà prossimamente a Palermo.

“Le commemorazioni sono importanti ma non sufficienti. Ancora grazie a tutti gli intervenuti, il gioco di squadra premia sempre – ha sottolineato il presidente dell’Associazione Cassino Città per la Pace, Nino Rossi -. Ma non basta un solo giorno, seppur importante, per radicare la cultura della legalità e per questo motivo la manifestazione odierna rappresenta una anteprima del 2º Festival della legalità che si terrà a Cassino dal prossimo ottobre sino al mese di giugno 2023 con la collaborazione e il supporto di Associazioni ed Istituzioni con numerosi appuntamenti che vedranno coinvolti anche gli istituti scolastici di ogni ordine e grado per costruire insieme un percorso civico di crescita culturale che renda onore alle numerose vittime di mafia.

A Cassino siamo Capaci, dimostriamolo tutti insieme, facendo sentire la nostra vicinanza alle Forze dell'ordine e alla Magistratura quotidianamente perché come ebbe a dire Giovanni Falcone "Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni non le parole".

Dai Servizi Socio Sanitari di Cassino hanno sottolineato: “La mafia è una ferita ancora aperta che deve essere combattuta soprattutto con la cultura. Un appello a cui dobbiamo rispondere noi giovani, custodi del futuro a cui è affidato il compito di fare leva sulla consapevolezza  e la coscienza di tutti. La scelta della coerenza è stata pagata con il sacrificio della vita da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che non bisogna considerare eroi ma uomini che si sono impegnati quotidianamente per affermare i loro ideali. È fondamentale per noi giovani generazioni comprendere il loro messaggio, percepire l'efficacia delle loro idee, sentirli come modelli di riferimento per custodirne la memoria e trasmettere speranza. Non dobbiamo rimanere indifferenti di fronte alle mafie che con le loro attività illecite, uccidono la democrazia e di conseguenza la fiducia in una società più giusta, libera da ogni forma di sopraffazione. Inoltre, dobbiamo vincere  il clima di rassegnazione in cui vive la nostra  società al quale bisogna opporsi con tutte le forze per costruire una società migliore. Ciò si potrà ottenere credendo fermamente che le idee delle vittime della criminalità organizzata continueranno a vivere in noi, attraverso il tempo, lo spazio, oltre l'indifferenza e l'omertà".





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