Le Luci della Fratellanza per commemorare la Battaglia di Cassino

Le Luci della Fratellanza per commemorare la Battaglia di Cassino

EVENTI - Un'iniziativa che è stata curata delle associazioni Terraferma, EarLab e Tiresia Film. Sabato si sono spenti i riflettori. L'orgoglio dei promotori

Si è conclusa sabato sera la manifestazione “Le Luci della Fratellanza”, iniziativa inserita negli appuntamenti che commemorano le battaglie di Cassino e Montecassino del 1944. Due anni fa, nel pieno della pandemia, quando tutti eravamo chiusi in casa e non si potevano fare manifestazioni, l’unico modo per comunicare la vicinanza ai popoli che, combattendo per la nostra libertà a Cassino, erano morti poteva essere accendere una luce che dalla città in cui sono sepolti potesse arrivare fino ai loro paesi d’origine.
Ogni sera abbiamo illuminato il simbolo della città con il colore delle bandiere delle nazioni in segno di fratellanza e di vicinanza.


Nuovamente quest’anno le associazioni Terraferma, EarLab e Tiresia Film hanno riproposto l’iniziativa, con il patrocinio del Comune di Cassino, raccontando ogni giorno uno spaccato del rapporto civili-soldati. Marialuisa Calabrese, Emilia Ferraro, Gaetano de Angelis Curtis, Fernando Riccardi e Maria Polachowska hanno letto le storie e raccontato di chi quei momenti li ha vissuti in prima persona, storie da tramadarei alle nuove generazioni per poter conservare la memoria storica di un momento tragico per la storia dell’umanità come la Seconda Guerra Mondiale e particolarmente tragico per Cassino e i comuni limitrofi.
Un appuntamento in presenza è stato dedicato alla presentazione del libro del prof. Gaetano de Angelis Curtis “Giovanni Moretti. Il sindaco di Esperia che denunciò le «disumane offese di scellerati invasori»”.


Sabato 22 maggio 2022 presso il Museo Historiale insieme all’autore del libro, il sindaco Enzo Salera, l’assessore alla cultura Danilo Grossi, gli storici Angelo Nicosia e Fernando Riccardi, il sindaco di Esperia Giuseppe Villani e il già sindaco di Esperia Peppino Moretti hanno affrontato il delicato tema delle violenze subite dalla popolazione locale ad opera dell’esercito francese. Tema spesso poco dibattuto ed erroneamente strumentalizzato su cui ancora la memoria deve trovare spazio nella storiografia.
Un ospite di eccezione era seduto in platea: il dott. Luigi Moretti, nipote di Giovanni Moretti, fonte fondamentale per la stesura del libro.
Argomento difficile e delicato su cui i relatori hanno dibattuto intrattenendo il numeroso pubblico intervenuto e che non ha fatto desistere Cinzia Rizza, presidente dell’associazione Terraferma, e Angela Vallone, presidente di EarLab, a portare avanti l’iniziativa con la consapevolezza dell’importanza di raccontare la storia per fare memoria.





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