IL FATTO - La nota del sindacato dei giornalisti a margine della seduta di ieri a Cassino
di Giovanni Del Giaccio*
Il sindaco di Cassino e il “processo” alla stampa, ma l'inchiesta riguarda una sua lista Il sindaco di Cassino, Enzo Salera, ha usato parole durissime nei confronti dell'informazione locale, definendola durante l'ultimo consiglio comunale “giustizialista, scandalista, feccia”.
Spiace per lui, ma le ultime notizie riportate – vale a dire un'indagine su presunte firme false raccolte per una lista che lo sosteneva – sono corrette.
Ai giornalisti compete darle, le notizie, quando ci sono procedimenti giudiziari e quando questi finiscono. I cronisti scrivono nell'immediatezza dei fatti ed è molto curioso che il primo cittadino – che pure ha invitato i colleghi a non prendere posizione su vicende penali – abbia invece voluto fare il “processo” a chi ha scritto.
È purtroppo una pessima abitudine di chi amministra le città e preferisce parlare del “pessimo servizio” reso dai giornali anziché di un'inchiesta che esiste ed è arrivata alla conclusione delle indagini con avviso agli indagati.
Si doveva tacere? E perché?
Poi Salera è liberissimo di non credere – come ha detto – a quello che scrivono i giornali, ma dovrebbe almeno prendere atto che l'avviso di conclusione delle indagini è stato notificato.
Siamo vicini ai colleghi di Cassino che, come tutti quelli del basso Lazio, subiscono quotidianamente insulti e minacce di ogni genere sulla “prima linea” dell'informazione locale.
*responsabile macro area Libertà di informare ASR
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