"Le firme false? Ininfluenti". A Cassino un Consiglio ricco di colpi di scena

"Le firme false? Ininfluenti". A Cassino un Consiglio ricco di colpi di scena
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 05-04-2022 00:00

POLITICA - Il consigliere Terranova ha spiegato ieri in assise perché le 47 firme del Pd finite nel mirino sarebbero in ogni caso non decisive. Bordate dall'opposizione. Marrocco diserta la seduta. Mararandola: "Il Partito si costituirà parte civile"

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Un Consiglio comunale, quello andato in scena ieri pomeriggio a Cassino, che ha visto un acceso dibattito tra maggioranza e opposizione. Cinque consiglieri di minoranza hanno chiesto il dibattito in Aula sul caso riguardante le firme false e il presunto voto in cambio di favori. Il dibattito si è incentrato particolarmente sulle firme false. "O siete dei fessacchiotti oppure sapevate" ha sintetizzato dai banchi dell'opposizione Salvatore Fontana. Dalla maggioranza è arrivata la risposta di Edilio Terranova che ha spiegato perché, in ogni caso, quelle firme sarebbero ininfluenti. Ovvero: anche senza quelle firme disconosciute - ha spiegato - il Pd ha comunque il numero minimo di firme necessarie.

Assente il consigliere comunale finito al centro dell'indagine. Tommaso Marrocco in una lettera inviata al presidente del Consiglio Barbara Di Rollo ha spiegato: "Ritengo sia per me doveroso astenermi dal partecipare alla seduta odierna nel compiuto rispetto delle prerogative funzionali dell’Autorità giudiziaria e delle relative attività in corso.  Ritengo inopportuna la mia presenza ai lavori consiliari di oggi anche per due altre ragioni.

La prima, come già detto, riguarda il rispetto che si deve alla magistratura in questa delicata fase di conclusione delle indagini. La seconda ragione riguarda il rispetto verso i colleghi consiglieri i quali, assente la mia persona, devono potersi esprimere liberamente, senza condizionamento alcuno. Nell'augurare buon lavoro a tutti voi, porgo un cordiale saluto."

In Aula il clima è stato infuocato. Colpi sotto la cintura non sono stati risparmiati. Benedetto Leone ha tuonato: "“Lei - ha detto rivolgendosi al sindaco - è un giustizialista, un moralista a fasi alterne. Ma la Politica, quella con la P maiuscola è un’altra cosa. C’è una grandissima questione morale nel suo Sindacato e c’è una grandissima questione di legittimità del suo mandato. Abbia la correttezza e la trasparenza nell’affrontarla.  Noi porteremo all’attenzione di tutte le istituzioni la questione delle 47 firme, almeno, false, per ridare presto la voce ai cittadini di Cassino”.

Enzo Salera da parte sua ha replicato: "Sarà interessante vedere cosa emergerà prossimamente, se dietro tutto questo c’è una regia, qualcuno che ha tentato di mettere sotto scacco l’amministrazione". La partita, insomma, è tutt'altro che chiusa. Si è solo agli inizi. Su tutti ha chiosato Sergio Marandola, consigliere dem, che in veste di presidente del circolo del Pd di Cassino ha evidenziato: " La magistratura accerterà se nel caso del Pd qualcuno abbia commesso delle irregolarità: in qualità presidente del circolo dem di Cassino annuncio che se così fosse il Pd si costituirà parte civile, perché in questa vicenda è parte lesa”.





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