Stellantis, Cassino resterà la "casa dell'Alfa"

Stellantis, Cassino resterà la "casa dell'Alfa"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 10-03-2022 00:00

ECONOMIA - Oggi il vertice al Mise con i sindacati. La Fismic plaude, la Fim-Cisl parla di "prime risposte concrete per i siti Italiani". La Fiom: "Mancano certezze sulla politica industriale, lo stato di agitazione permane"

"Prime risposte concrete per i siti Italiani. E’ necessario proseguire il confronto per dare continuità e prospettive per tutte le realtà". Queste le parole di Roberto Benaglia segretario generale FIM-CISL e Ferdinando Uliano segretario nazionale FIM-CISL dopo il vertice che si è svolto in mattinata al Ministero dello Sviluppo Economico per fare il punto sugli stabilimenti italiani del gruppo Stellantis.

Per quel che riguarda nello specifico la fabbrica ai piedi dell'Abbazia i sindacalisti in una nota evidenziano: "Per noi Cassino deve tornare su volumi più importanti degli attuali, è positiva la conferma della partenza delle produzioni del Maserati Grecale e ci auguriamo di buon auspicio le dichiarazioni di Stellantis che il sito sarà la “casa della Alfa”, pensiamo che debba essere declinato nei prossimi periodi con nuove vetture da affiancare a Giulia e Stelvio. Per noi è significativo il forte investimento nelle produzioni Euro 7 per tutti i veicoli commerciali del gruppo destinati dal 2024 allo stabilimento di Pratola Serra con impatti positivi anche per il sito di Verrone".

Ottimista sul vertice odierno si dice anche la Fismic, mentre a mostrare pollice verso è la Fiom che in una nota a firma di De Palma e Re David evidenzia: "Per noi l’obiettivo deve essere tornare a produrre più di un milione e mezzo di veicoli per garantire anche i lavoratori della filiera della componentistica. Il rischio è che alle crisi precedenti si possa sommare una situazione critica che certamente si aggraverà per via della guerra in Ucraina che ha già determinato, in Europa la chiusura temporanea di altri produttori.


Occorre quindi aprire un confronto immediato sulla situazione attuale e sulle prospettive future per gli stabilimenti di assemblaggio fino alla componentistica, che deve necessariamente coinvolgere l’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares. E infine aprire il tavolo sul settore automotive alla Presidenza del Consiglio dei Ministri richiesto a seguito dell’iniziativa comune di Fim-Fiom-Uilm e Federmeccanica. Il Governo ha aperto sul tema degli ammortizzatori straordinari per la transizione ma sulla politica industriale mancano risposte. Lo stato di mobilitazione per ottenere risposte continua”.






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