La Fiaccola benedettina ha terminato il pellegrinaggio in Spagna

La Fiaccola benedettina ha terminato il pellegrinaggio in Spagna

IL TOUR - Dom Ogliari: "Bisogna far ardere la fiamma della Pace innanzitutto nel cuore di ciascuno per poterla poi portare all’esterno"

di Francesca Messina

È terminato il viaggio in Spagna della Fiaccola benedettina "Pro Pace et Europa Una" iniziato il 3 marzo a Madrid. Oggi si ritorna in Italia. Il farò luminoso, raggiungerà sabato 12 marzo Subiaco e domenica 13 Montecassino e Cassino. L'Abate dell'Abbazia di Montecassino, dom Donato Ogliari  ha ribadito "la valenza fortemente simbolica di questo viaggio che deve portare a far ardere la fiamma della Pace innanzitutto nel cuore di ciascuno per poterla poi portare all’esterno".
Ieri lunedì 7 marzo, le delegazioni, di Subiaco con i cortei storici di Norcia e Cassino, hanno raggiunto la Cattedrale di Santiago dove l’Abate dom Ogliari, ha concelebrato con l’Arcivescovo Metropolita di Santiago, Mons.Julián Barrio Barrio la Messa del Pellegrino presieduta da S.E.Mons. Bernardito Cleopas Auza.


Ad inizio celebrazione è stato l’Abate dom Ogliari a rivolgere l’Oferenda al beato Apostolo Santiago per il pellegrinaggio a seguito della Fiaccola benedettina "Pro Pace et Europa Una:
"O beato Apostolo Santiago,
provenienti dalle città di Norcia, Subiaco e Cassino, uniti dalla “Fiaccola benedettina Pro Pace et Europa una”, siamo venuti come pellegrini per implorare presso la tua tomba il dono della pace sulla nostra amata Europa.


Essa sta soffrendo in questi giorni per il dramma inaspettato della guerra, che con prepotenza si è affacciata ancora una volta sul suo suolo, colpendo duramente il popolo ucraino. La tremenda ferita inferta dall’orrore della guerra a questi nostri fratelli e sorelle tocca anche i nostri popoli, le nostre case, le nostre vite. Ci sentiamo, infatti, umanamente e spiritualmente uniti alla loro sofferenza e al loro dolore, e desideriamo ora corroborare nella  preghiera il vivo sentimento di vicinanza e di solidarietà che sentiamo per loro.


O beato Apostolo Santiago, assieme al nostro santo padre Benedetto, intercedi presso il Signore della vita affinché ritorni la pace, e ciascuno di noi possa testimoniarla camminando sulle strade dell’amore e del dialogo, del rispetto e della condivisione. Fa’ che ci riconosciamo tutti figli dello stesso Padre, il Dio ricco di amore e di misericordia che ci ha creati, e viviamo tutti come fratelli in Colui che ci ha redento, Cristo Gesù, fonte della vera pace.Amen".


"Vi offriamo ospitalità e vi ringraziamo per la vostra testimonianza di fede”, così ha iniziato la sua omelia l’Arcivescovo di Santiago che ha più volte fatto riferimento a San Benedetto come “Messaggero di Pace e unificatore di popoli” - come lo ha definito Paolo VI nel 1964 - e ha sottolineato l’importanza di questo pellegrinaggio a seguito della Fiaccola benedettina in un momento storico così fortemente segnato dalla sofferenza portata da tristi eventi bellici".
Sempre ieri è stato siglato un importante documento dai tre Comuni benedettini già gemellati nel nome di San Benedetto.

Sempre ieri, all’interno degli uffici del Municipio di Santiago i tre sindaci di Cassino,Subiaco e Norcia, hanno siglato un patto di amicizia con cui “si impegnano a rendere più forte il legame tra il Cammino di San Benedetto e il Cammino di Santiago, esprimendo la volontà di cooperare per la fratellanza delle rispettive comunità e nazioni”. Un patto che mira a potenziare l’esperienza dei Cammini “come scoperta dei territori, coinvolgendo le rispettive parti religiose e sociali.”





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