Cassino, ecco i primi profughi: due mamme e quattro bambini

Cassino, ecco i primi profughi: due mamme e quattro bambini

IL FATTO - Sono stati accolti nella parrocchia di Sant'Antonio. Il 10 marzo in ateneo il Vescovo Antonazzo presiederà la messa in ateneo alla presenza di alcuni ucraini che porteranno la loro testimonianza

di Francesca Messina

Il Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Marco Dell'Isola e la comunità universitaria vi invitano ad unirci in preghiera per manifestare la solidarietà al popolo ucraino ed invocare il Dio della pace perchè ci aiuti a spegnere ogni focolaio di guerra. Giovedì 10 marzo alle ore 13 presso l'Aula Magna, il Vescovo della Diocesi di Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo, Monsignor Gerardo Antonazzo presiederà la santa messa, alla presenza di alcuni profughi che porteranno la loro testimonianza.

Presso la parrocchia di Sant'Antonio di Padova di Cassino, sono arrivati i primi ucraini. "Sono giunti i primi ospiti, anzi fratelli - hanno detto don Benedetto Minchella e don Francesco Vennitti - . Non sono a casa nostra, ma nella casa di tutti, perchè nella casa di Dio, c'è posto per tutti. La settimana prossima se avete voglia di salutarli e donare loro qualcosa, siete i benvenuti. Si tratta di due mamme con due bambini ciascuno, quindi quattro fanciulli. Cercheremo di far pesare meno, il dramma della guerra che hanno vissuto e di introdurli nelle Scuole di Cassino, per un'integrazione culturale".

Invece ieri pomeriggio, sempre presso la Chiesa di Sant'Antonio, si è tenuto il convegno dal titolo: "L'uomo della Sindone: fascino e mistero". L'introduzione stata curata dal Vescovo Diocesano S.E. Antonazzo che ha ringraziato la relatrice Marinelli, ed ha invitato a guardare la Sindone come prova storica della resurrezione di Gesù su cui si fonda la nostra fede cristiana. Relatrice è stata la professoressa Emanuela Marinelli, sindonologa che ha affermato che la Sindone che è conservata a Torino il vero telo funerario che avvolse il corpo di Gesù. Il parroco don Benedetto Minchella ha sottolineato: "La Sindone ci aiuta quasi a toccare Gesù nella concretezza del suo Corpo e della sua storicità e soprattutto che la Sindone ci dà la prova che noi cristiani non crediamo in ciò che che non si vede. Perchè la Sindone ci fa vedere il volto di Cristo e che siamo chiamati a vedere questo stesso volto, nei tanti fratelli che soffrono in modo particolare gli ucraini".

Dopo il Vescovo Antonazzo, ha presieduto la prima messa di Quaresima ed ha ringraziato tutti i volontari che hanno partecipato alla raccolta dei viveri che martedì partiranno per l'Ucraina. Don Francesco ha voluto ringraziare in modo particolare i ragazzi dell'ITIS "Ettore Majorana" diretto dal preside Pasquale Merino, che subito ha accolto la richiesta di padre Francesco, di raccogliere viveri per l'Ucraina. "Oltre ad avere realizzato un'ottima raccolta insieme alla scuola - ha dichiarato don Vennitti - gli studenti si sono attivati anche nell'aiuto "sul campo", infatti hanno aiutato a prendere direttamente i pacchi dai furgoni e li hanno portati in Chiesa. Inoltre il "Majorana" ha risposto in primis all'appello del Ministero dell'Istruzione, di accogliere questi ragazzi ucraini, per il proseguimento degli studi".

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