"Ma quali irregolarità!" Su Leone si scatena il fuoco incrociato

"Ma quali irregolarità!" Su Leone si scatena il fuoco incrociato
di autore Mario Costa - Pubblicato: 03-03-2022 00:00

OPINIONI - L'assessore Carlino replica all'esponente dell'opposizione in merito alle presunte anomalie sull'affidamento di un lotto: "Non sa di cosa parla e non sa leggere le carte". Il prof. Mario Costa gli fa eco: "Come sovente gli capita fa solitamente malissimo"

di Mario Costa

Il dirigente del Comune di Cassino, lo scrupoloso e competente ingegnere Mario Lastoria, dopo l’aggiudicazione dei cinque lotti di gara per lavori relativi al dissesto idrogeologico (importo di un milione di euro ciascuno), ha proceduto alla revoca dell’aggiudicazione di uno di essi “per irregolarità contributive dell’aggiudicatario”.

Che il consigliere Benedetto Leone abbia chiesto l’accesso agli atti per vederci chiaro nella faccenda, ha fatto benissimo. E’ infatti cosa giusta, oltre che doverosa, espletare il proprio mandato consistente, nel suo caso di consigliere di opposizione, prevalentemente in un’azione di verifica e di controllo. Se poi arrivasse pure qualche seria proposta nell’interesse della collettività sarebbe ancora meglio. Ma questo è forse un altro discorso.

Non ha fatto invece bene, anzi, dove – come sovente gli capita - fa solitamente malissimo, è quando mette imprudentemente in libera uscita insinuazioni, o allusioni che dir si voglia, circa la correttezza dell’altrui operato. Per citarne qualcuna (di insinuazione) all’ordine del giorno: “Che cosa c’è dietro”, Come mai tutto questo tempo?”, “Dov’è la tanto trasparenza decantata da Salera?”, “Procedura portata avanti con tanta leggerezza e molta superficialità”. Per finire con la classica, stantia (e non solo) minaccia del “trasporto” della documentazione tutta al palazzo di fronte al Comune, cioè alla Procura della Repubblica dove “almeno lì qualcuno dovrà chiarire cosa sta accadendo su questi lotti”.

Il chiarimento nel merito della questione ce lo fornisce il dirigente, responsabile diretto della cosa, prima ancora del Sindaco cui attiene l’aspetto politico, non tecnico. Come Leone certamente saprà, anche se, nella affannosa sua ricerca dell’attenzione di Enzo Salera, talvolta dà l’impressione che ciò gli sfugga.

Fa malissimo anche perché, quando ci si lascia sempre prendere dalla voglia di produrre l’insinuazione, si fa pure peccato. E’ infatti la insinuazione un’accusa maligna o calunniosa, che utilizza parole subdole. E’ (solo) apparentemente priva di malanimo, dal momento che cerca di insinuare sospetti in chi legge, in chi ascolta, nei cittadini più creduloni. Nulla a che vedere con la “insinuatio” della retorica classica, cui Benedetto

Leone pare maldestramente si ispiri, con la quale l’oratore, nell’esordio del suo dire, cercava di catturare l’animo degli ascoltatori.

LA NOTA DI FRANCESCO CARLINO

C’è un consigliere dell’opposizione, un protagonista della tragica amministrazione D’Alessandro, che ama fare polemiche sui social.

Ora, capisco che l’opposizione debba fare il suo lavoro e fa parte del ruolo, quindi non ci vedo nulla di strano, ma sono giorni che questo consigliere parla, scrive, sussurra e usa il condizionale: “sembrerebbe, parrebbe, si dice”.

Tra l’altro un consigliere comunale, potrebbe fare un’interrogazione in consiglio e avere tutti i chiarimenti che chiede, ma quando uno è Leone da tastiera e Agnello in consiglio, questi sono i risultati.

Per ora dimostra che:
1) non sa di cosa sta parlando;
2) non sa leggere le carte;
3) non capisce le spiegazioni che gli sono state date, visto che è stato ricevuto dal dirigente area tecnica del comune per i chiarimenti.

Dopo tutti questi post che ha fatto, a quale conclusione è arrivato?

Penso che ora non debba più usare il condizionale, ma rispondere a questa domanda: sono state commesse o no irregolarità?

Se la risposta è sì, lo invito ad andare in Procura, visto che lo minaccia da giorni.

Anzi, lo accompagno, perché questa amministrazione non accetterebbe mai delle irregolarità sulle procedure, come purtroppo avvenuto nel recente passato e che hanno pagato tutti i cittadini.

E se questa amministrazione ne venisse a conoscenza, non esiterebbe un momento ad andare al palazzo di fronte.

La verità è che il consigliere di cui sopra non ci andrà, almeno non per questo motivo.





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