ECONOMIA - Il segretario nazionale della Fim-Cisl in città alla vigilia della presentazione del piano strategico da parte di Taveres. "Il sito pedemontano ha una capacità produttiva di 300.000 vetture, nel 2021 sono state sfornate solo 43.000 unità: la crisi dei microchip ha fatto peggio della pandemia". Marsella: "Nell'indotto persi già un centinaio di posti di lavoro". Domani cancelli ancora chiusi [GUARDA LA NOSTRA VIDEO INTERVISTA]
Il segretario nazionale della Fim-Cisl Ferdinando Uliano ha partecipato questa mattina all'attivo dei delegati del sindacato che si è svolto all'Hotel "Il Boschetto". Un incontro importante che si è svolto in un giorno importante: alla vigilia cioè della presentazione del piano industriale da parte dell'amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares. Sempre domani, in teleconferenza, è inoltre in programma il tavolo regionale su Stellantis alla presenza dei sindacati e dei sindaci di Cassino e Piedimonte. E domani, 1° marzo, il mese inizierà in continuità con il trend di gennaio e febbraio: la dirigenza aziendale ha infatti comunicato il fermo produttivo a causa di mancanza di materiale.
ULIANO: NON SARÀ IL GIORNO DECISIVO
Domani si conoscerà nel dettaglio il piano industriale di Stellantis per il futuro di Cassino, dunque? Non è propriamente così. Uliano infatti spiega: "L'incontro di domani sarà il primo appuntamento nel quale verrà illustrato il piano strategico del gruppo Stellantis e per noi è fondamentale per capire il disegno che il gruppo Stellantis ha anche sul nostro Paese ma crediamo che non ci sia una declinazione stabilimento per stabilimento, dovranno seguire dei confronti in sede governativa per calare gli obiettivi nei vari stabilimenti".
Al contempo il segretario della Fim-Cisl ha però messo in guardia: "Nel mese di giugno a Cassino si partirà con il Suv Grecale e può essere un'occasione per riempire di lavoro lo stabilimento di Cassino. Ma la discussione sul sito della Ciociaria è molto più ampia perché si tratta di una fabbrica che ha una potenzialità produttiva di oltre 300.000 vetture, nel 2021 ha prodotto però poco più di 43.000 unità. Quello che pretenderemo di capire da Stellantis è capire se questo di Cassino è uno di quegli stabilimenti su cui si investe in maniera particolarmente importante sul tema del premium. Il Gruppo sul premium ha molti spazi da recuperare rispetto agli altri competitor quindi gli investimenti in questo settore saranno fondamentali". Infine, Uliano ha chiosato: "La crisi dei microchip ha fatto peggio della pandemia".
MARSELLA: L'INDOTTO È GIÀ IN FORTE CRISI
Il segretario provinciale Mirko Marsella da parte sua ha evidenziato che "la situazione in fabbrica è delicata con in continui fermi produttivi e la conseguente decurtazione delle buste paga che va avanti ormai già da parecchio. È chiaro che con l'arrivo del Grecale - ha proseguito Marsella - ci aspettiamo che si possa attenuare la situazione per quel che riguarda le fermate ma comunque c'è una condizione da risolvere che purtroppo non dipende da Stellantis e che è quella del reperimento delle materie prima, ina particolar modo per quel che riguarda i microchip".
L'allerta è massima nell'indotto: "Qualche piccola azienda - spiega il segretario provinciale della Fim-Cisl - ha già cessato l'attività, circa cento dipendenti sono stati già licenziato per questo noi chiediamo al Governo di intervenire. Questo stanziamento di 8 miliardi aiuta, ma siamo in ritardo: è abbastanza difficile che chi ha perso il lavoro possa sperare di essere riassunto. Il tavolo regionale? Bene l'attenzione della politica e i confronti istituzionali. Si tratta di una situazione complicata da gestire dovendo relazionarsi con una multinazionali ma speriamo che anche da questo tavolo possano emergere notizie positive per i lavoratori".
Articolo precedente
Prove di simulazione del test di accesso a Medicina al liceo Scientifico di CassinoArticolo successivo
A Cassino in centinaia alla Veglia di preghiera nella chiesa di Sant'Antonio
