La protesta degli autotrasportatori rischia di fermare Fca

La protesta degli autotrasportatori rischia di fermare Fca
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 25-02-2022 00:00

ECONOMIA - Dopo la crisi dei microchip un'altra tegola potrebbe abbattersi sullo stabilimento di Cassino. Intanto la dirigenza di Stellantis annuncia che lunedì due reparti resteranno fermi. Nei sabati di aprile si recupereranno i "senza lavoro" di febbraio. Il tavolo regionale sull'automotive slitta al 1° marzo: tutti i dettagli

Dopo la crisi dei microchip e gli stop dovuti alla flessione delle vendite del marchio Alfa sul mercato italiano ed internazionale, adesso lo stabilimento Stellantis di Cassino rischia ulteriori stop per la protesta indetta dagli autotrasportatori che protestano con i tir lumaca sulle autostrade contro il caro gasolio.

Intanto, questa mattina la dirigenza Stellantis di Cassino ha annunciato un fermo produttivo per i reparti Lastratura e Verniciatura il giorno 28 febbraio per adeguamento flussi produttivi. Il montaggio lavora regolarmente.

La dirigenza di Stellantis nella giornata di ieri ha invece comunicato che le fermate produttive dei giorni 1, 2, 7, 8, 12, 14 e 21 febbraio 2022 saranno recuperate nelle giornate di sabato a partire dal mese di aprile. Dal prossimo mese di marzo passerà invece dagli attuali 20 turni a 17 turni settimanali, senza variazione di organico, il cosiddetto reparto “affidabilità” dove sono impiegato circa 20 lavoratori: si tratta degli operai che fanno le prove su strada delle nuove vetture che devono andare sul mercato, in questo caso il Grecale.

Sempre ieri è giunta la notizia che il tavolo regionale sull'Automotive si terrà il 1° marzo, nello stesso giorno in cui Stellantis annuncerà il nuovo piano industriale. La riunione in teleconferenza presieduta da Buschini si sarebbe dovuta tenere ieri ma poi nella tarda mattina è giunta la notizia del rinvio a martedì.





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