A Sant'Antonio una veglia di preghiera per la guerra in Ucraina

A Sant'Antonio una veglia di preghiera per la guerra in Ucraina

CRONACA - Domenica 27 febbraio alle ore 20 verrà esposto il Santissimo Sacramento nella parrocchia di Cassino. Mercoledì il digiuno. Mattarella da Norcia: "L’accensione della fiaccola della fiaccola è un segno di speranza del quale avvertiamo un grandissimo bisogno in questi giorni e avvertiremo intensamente nel prossimo futuro"

di Francesca Messina

"Mentre l'Ucraina sta vivendo l'orrore della guerra, chiediamo al Signore nella preghiera notturna dinanzi a Gesù Sacramentato, il dono della Pace. Domenica 27 febbraio ore 20, esposizione del Santissimo Sacramento. La Chiesa rimane aperta tutta la notte per la preghiera personale. Lunedì 28 febbraio ore 18.30 benedizione eucaristica. Vieni a pregare con noi!". Questa scritta appare sullo striscione affisso presso la Chiesa di Sant'Antonio di Padova a Cassino.

"Come parrocchia abbiamo deciso di dedicare 24 ore di preghiera ininterrotta  - ha spiegato don Benedetto Minchella  - da domenica sera alle 20 fino al pomeriggio alle 16:30 del giorno dopo. Sarà esposto il Santissimo Sacramento e si alterneranno delle persone sempre presenti, per tutta la notte, a pregare affinché possa terminare la guerra in Ucraina. Pregheremo per la Pace di tutto il mondo e anche il giorno del mercoledì delle ceneri alle 13.30, ci ritroveremo in chiesa per mangiare pane e acqua e offrire questo digiuno al Signore perché ci doni la pace".

"La pace è in pericolo - ha detto il presidente Mattarella da Norcia - . Per essa, per l’affermazione dei valori di libertà gli italiani devono essere e lo saranno certamente intransigenti, determinati, uniti”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita a Norcia dove, dopo aver rinnovato il sostegno, la vicinanza e la solidarietà alle persone colpite dal terremoto del 2016, ha assistito alla cerimonia di accensione della fiaccola “Pro Pace et Europa Una’, benedetta mercoledì da Papa Francesco.


L’accensione della fiaccola della pace, secondo il Capo dello Stato, “è un segno di speranza, un messaggio di pace del quale avvertiamo un grandissimo bisogno in questi giorni, in questo periodo e avvertiremo intensamente nel prossimo futuro”.





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