LA LETTERA - L'ex candidato a sindaco alle comunali di Cassino del Movimento 5 Stelle Giuseppe Martini prende posizione sulla bocciatura dei quesiti da parte della Consulta e spiega: "La Corte Costituzionale ha deciso di non dare ascolto alla voce della società civile"
di Giuseppe Martini*
La Corte Costituzionale si è pronunciata, sui referendum tra cui quello su "eutanasia legale". Nei mesi scorsi la società civile ha manifestato il suo consenso sulla necessità di un cambiamento urgente che, ormai da troppo tempo, aspetta di essere concretizzato dalla classe politica. Lo dimostrano le ben 1 240 000 firme raccolte per il referendum abrogativo su eutanasia legale, il lungo e incessante lavoro degli attivisti e la mobilitazione dei cittadini a proposito. Oggi la Corte Costituzionale ha deciso di non dare ascolto alla voce della società civile.
È la sconfitta delle Istituzioni che non sono più capaci di interpretare la realtà sociale e catalizzare le esigenze della comunità. Ancorché le sentenze costituzionali vengano depositate, quel che è evidente è la cavillosa ricerca de “il pelo nell’uovo” dei giudici che si è resa ostacolo alla manifestazione di volontà dei cittadini, ancora una volta degradati a soggetti passivi del sistema. Tuttavia, la Corte Costituzionale è un organo che non risponde alla volontà popolare di cui è espressione e sede invece il Parlamento, ad oggi piuttosto un buco nero delle tante proposte legislative mai calendarizzate.
I limiti mostrati dallo strumento del referendum non fermano il cambiamento che è ormai in atto ed irreversibile, ma devono indurci a ritenere che questo sarà realtà solamente se la classe politica cambierà essa stessa per colmare i chiari vuoti legislativi e rendersi finalmente rappresentativa.
*Già candidato sindaco del M5S a Cassino nel 2019
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