ECONOMIA - L'organizzazione guidata dal presidente Guido D'Amico mette in guardia: "La sospensione della moratorie rischia di fare chiudere migliaia di aziende"
E’ noto che nello scorso mese di dicembre non è stata rinnovata la moratoria dei mutui per cui già da gennaio è ripreso il relativo pagamento, situazione alla quale tante realtà imprenditoriali non sono in grado di far fronte e che pregiudicherà il relativo rating bancario causando, così, l’impossibilità ad aver accesso alle linee di credito.
“Gennaio 2022 - ha dichiarato il Portavoce della Confederazione - è stato dal punto di vista economico, ad eccezione del periodo di chiusura, il mese peggiore da quando c’è la pandemia”.
I numerosi contagi, le tante persone in quarantena, la “barriera psicologica” dell’uso del green pass hanno, di fatto, bloccato le attività del commercio, della somministrazione e del turismo riproducendo le condizioni economiche del lockdown.
Con questi presupposti riprendere il pagamento dei mutui è insostenibile per le imprese che vedranno peggiorare, appunto, il loro rating e che, non potendo accedere alla linee di credito normali corrono il rischio di rivolgersi al cosiddetto “mercato del credito parallelo”.
“È necessario che il Governo – conclude la nota della Confederazione – emani un ulteriore Decreto Sostegni che contenga, oltre alla moratoria sui mutui, anche altre misure di supporto per la cui individuazione è indispensabile, immediatamente, un confronto con le Associazioni di Categoria”.
Articolo precedente
Lino Di Principe tra i "grandi" dell'Arte ContemporaneaArticolo successivo
Riportata alla luce l'antica cisterna della Rocca Janula