A Natale il regalo più importante per i bambini si chiama vaccino

A Natale il regalo più importante per i bambini si chiama vaccino

RUBRICHE - Ora anche i piccoli tra i 5 e gli 11 anni possono difendersi dal Covid. I pediatri hanno voluto diffondere un manifesto dove spiegano l’importanza della vaccinazione in questa età. Tutto quello che c'è da sapere nel consueto approfondimento settimanale a cura di Angelo Franchitto

di Angelo Franchitto

Con l’inizio della campagna vaccinale per i bambini, arriva l’appello dei pediatri  alla vaccinazione dei più piccoli. Per la prima volta si apre in Italia la vaccinazione per la fascia 5-11 anni. Sicuramente questo è un momento in cui i genitori sono chiamati a fare una scelta di responsabilità civica. In tutta Italia la campagna vaccinale contro il Covid-19 per la fascia d’età sotto gli undici anni sarà interamente con il vaccino a mRNA di Pfizer autorizzato da EMA e AIFA.

A muoversi per sostenere l’immunizzazione dei bambini sono i pediatri della Società Italiana di Pediatria, insieme con la Società Italiana di Neonatologia, l’Associazione Culturale Pediatri, la Federazione Italiana Medici Pediatri e Sindacato Medici Pediatri di Famiglia dell’Emilia-Romagna. Uniti, i pediatri che lavorano in ospedale e sul territorio intendono fare un appello univoco e convinto a favore della vaccinazione in questa fascia di età. Proprio per questo motivo decidono di rivolgersi ai genitori perché comprendano l’importanza di vaccinare subito i propri figli. Grazie a questa iniziativa i medici desiderano contribuire a una scelta consapevole, da parte dei genitori. Una scelta che sia così basata su corretta informazione. Si tratta di una iniziativa per parlare di quanto il vaccino sia efficace e, soprattutto, sicuro per i nostri bambini piccoli.

Ma, questa campagna vaccinale è anche uno straordinario regalo per la salvaguardia della salute dei bambini che trascorrono molte ore fuori casa. Tra le ore a scuola e il tempo con i nonni, che sono degli amabili babysitter, i bambini sono soggetti da proteggere tanto quanto gli adulti. Proprio per questo i pediatri hanno voluto diffondere un manifesto dove spiegano l’importanza della vaccinazione in età pediatrica.

I genitori hanno un ruolo fondamentale nella campagna vaccinale. Infatti, mamma e papà hanno la possibilità di far vivere questo momento nella maniera più serena possibile. Importante è parlare con il bambino prima della vaccinazione. In questo modo è facile spiegare bene cosa sta per fare. I pediatri consigliano di evitare di dare farmaci antidolorifici ai bambini prima della vaccinazione al solo scopo di cercare di prevenire eventuali effetti collaterali. Ricordiamo che, come accade per gli adulti, prima di procedere alla vaccinazione c’è l’incontro con il medico vaccinatore.

È importante che, al momento del colloquio, come genitori riportiamo al medico vaccinatore eventuali episodi di allergie avuti dal bambino. Un’altra cosa che, avviene già per la vaccinazione degli adulti, dopo la vaccinazione, al bambino viene chiesto di attendere i canonici quindici minuti sotto osservazione. Questo è necessario prima di lasciare il centro vaccinale per monitorare eventuali comparse di reazioni allergiche e, nel caso, è possibile per i medici intervenire in maniera tempestiva. Infine è importante capire perché è importante portare i propri figli a fare il vaccino anti Covid-19.

La cosa più importante è ricordarsi che non esiste una cura specifica per l’infezione. Sicuramente, in questo inizio di campagna vaccinale per i bambini 5-11 anni di età, il pediatra di libera scelta, detto anche pediatra di famiglia, è il medico di fiducia per i genitori. D’altra parte, si tratta di un medico preposto alla tutela della salute dei piccoli pazienti. Parliamo di una persona che si occupa del nostro bambino quando è malato. Ma non solo, infatti, il pediatra si occupa anche della tutela globale della salute dei bambini intesa come crescita, benessere fisico e psichico, relazioni interpersonali. Questo è il motivo per cui i pediatri seguono aggiornamenti, ma soprattutto contano sulla collaborazione dei genitori.

Generalmente, i genitori ripongono grande fiducia nella figura del pediatra. Principalmente, contattiamo il pediatra per valutare con lui il momento della vista o i consigli che servono in caso di malattia del bambino.

Questo sostegno è importantissimo soprattutto se abbiamo bambini dai 2 ai 5 anni. Infatti, in questo periodo i bambini si ammalano spesso. Fortunatamente, gran parte di questi episodi sono benigni. Ugualmente, per il vaccino anti Covid-19, ci aspettiamo che siano proprio i pediatri a consigliare per i bambini che fanno il vaccino riposo, poche medicine per calmare la febbre o il dolore e un’attenta osservazione da parte dei genitori. Infine, a parlare della campagna di vaccinazione pediatrica nella fascia 5-11 anni è anche il dottor Villani, responsabile di Pediatria generale e Malattie infettive all’Ospedale Bambino Gesù di Roma.

La buona notizia è che le famiglie vivono questa opportunità come positiva per i bambini. D’altra parte, è importante ricordare come, proprio in questi giorni, stiamo osservando un aumento delle positività ai test anche tra i bambini più piccoli. Così, l’aumento dei contagi determina anche un aumento di chi può sviluppare forme più gravi della malattia. Secondo l’ Istituto superiore di sanità, sono 7 su mille i bambini che rischiano di finire in terapia intensiva. Sicuramente sono numeri molto minori rispetto agli adulti ma non per questo meno preoccupanti. Ad oggi abbiamo dati già confortanti per quanto riguarda la vaccinazione nella fascia di età 12-18 anno.

Per concludere è bene ricordare come molte malattie, anche mortali se contratte in età pediatrica sono praticamente scomparse grazie alla vaccinazione. Soprattutto, le coperture vaccinali rappresentano un indicatore d’eccellenza per la tutela della salute nel nostro Paese. Infatti, i vaccini dei bambini forniscono informazioni in merito alla reale implementazione sul territorio e sull’efficienza del sistema vaccinale.

Per quanto riguarda l’Italia, le coperture vengono monitorate annualmente. Vengono richiesti i dati alle Regioni e Province Autonome, relativi ad alcune specifiche coorti di nascita, al 31 dicembre dell’anno precedente a quello in cui viene effettuata la richiesta. I dati autodichiarati dalle Regioni vengono, poi, elaborati dalla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria. Dunque, il vaccino è soprattutto qualcosa che riguarda i bambini e le cure in età pediatrica. Per questo è oggi fortemente consigliato, anche per la campagna vaccinale anti Covid-19.





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