Donne e... lavoro

Attualità - Inauguriamo oggi una nuova rubrica settimanale a cura di Antonella Delle Donne: i primi cinque appuntamenti sono dedicati alle donne. In questa prima 'puntata' si parla di donne e lavoro e delle barriere culturali che nel 2024 non sono ancora state abbattute

Donne e... lavoro
di autore Antonella Delle Donne - Pubblicato: 07-05-2024 19:07 - Tempo di lettura 2 minuti

È l’amante del capo, è solo bella, indossa sempre le minigonne, è la figlia di, è la moglie di. Insomma una donna a lavoro non è mai brava, capace, professionale. La sua carriera prescinde sempre dai suoi meriti, dai sacrifici fatti per imparare, ma è sempre collegata a fattori esterni quali l’aspetto fisico o la provenienza familiare.

Sembrano luoghi comuni, ma purtroppo nel 2024 alcune barriere culturali non sono ancora state abbattute. Basti pensare che si parla ancora di quote rosa, di decontribuzioni per l’assunzione di donne, di parità di genere. Ciò indica che, evidentemente, un problema esiste sia a livello teorico che pratico.

Sintomo del primo è rinvenibile nello stesso linguaggio: per alcuni mestieri ancora non è utilizzata una forma femminile. Avete mai letto qualcuna che si firma “la dirigente”, “la giudice”, “l’avvocata”? La stessa Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, appena eletta ha precisato, risolutamente, di essere IL Presidente e non La Presidente. Peccato!

Ha perso una buona occasione per valorizzare il ruolo delle donne nel mondo del lavoro, la loro capacità di organizzazione unita ad una sensibilità speciale tipica dell’universo femminile e per abbattere le ritrosie ancora esistenti nell’attribuire ruoli apicali. Per secoli la donna è stata relegata nel suo ruolo di regina del focolare, di moglie e di mamma con l’attribuzione di poteri oscuri a quelle che provavano ad evolversi da questo ruolo considerate streghe da mettere al rogo, maghe ammaliatrici.

Alcuni mestieri come, ad esempio, quello del magistrato, erano preclusi al sesso femminile considerato inidonei a giudicare a causa del ciclo ormonale mensile e della maternità, prerogativa esclusiva femminile. Dal XVIII secolo molta strada si è fatta, ma tanto ancora c’è da fare per poter un giorno leggere, finalmente, la Presidente, la giudice e l’avvocata.





Articoli Correlati