Il 25 novembre a Cassino

Il 25 novembre a Cassino
di autore Redazione - Pubblicato: 26-11-2021 00:00

GLI EVENTI - Dall'evento in sala Restagno a quello promosso dalla Fidapa fino all'iniziativa nei negozi "Non sei sola": tanti i momenti di riflessione sul tema, ieri, nella città martire

Da sinistra: Antonella Iannarelli, Alberta Valente, Valerio Nicolosi, Diego Troiano

di Giulia Zaccardelli

Il 25 novembre significa incontro, confronto, rispetto e ascolto. È stata celebrata così la giornata di ieri a Cassino, con una vera e propria maratona di iniziative che hanno coinvolto l'amministrazione comunale e i cittadini, dai più piccoli ai più grandi.

Sin dalla mattina, l'assessora alle pari opportunità Maria Concetta Tamburrini, con il consigliere Edilio Terranova, è stata nelle scuole medie, alle quali sono state donate tre panchine grigie.

"Una panchina per pensare" è questo il nome del progetto. I ragazzi sono chiamati a discutere con i propri insegnanti sulla violenza, ad informarsi e ad approfondire la tematica, affinchè questa giornata possa lasciare un segno tangibile in loro.

Tra un paio di settimane l'Amministrazione incontrerà nuovamente le scuole medie per inaugurare le panchine che da grigie saranno diventate rosse, grazie al lavoro dei ragazzi. Non solo un gesto simbolico, quello di dipingere la panchina, ma il risultato di una presa di coscienza più profonda, che possa aiutare loro e tutti ad avvicinarsi al tema della violenza con gli occhi liberi dal giudizio, e il cuore aperto al confronto.

Dopo le scuole medie è stato il turno degli istituti di II grado, in cui l'assessora ha proiettato il corto "Ti amo da morirne", la cui visione è stato riproposta nel pomeriggio, presso la Sala Restagno del comune di Cassino.

Alle 17.00 c'è stato infatti l'incontro con Antonella Capaldi, responsabile del Centro Antiviolenza del Comune di Cassino, e con Elisa Viscogliosi, responsabile della Casa Rifugio di Cassino.

Maria Concetta Tamburrini e Antonella Capaldi

Due realtà fondamentali nella lotta contro la violenza, non solo per il sostegno che forniscono alle donne abusate, ma anche per la prevenzione che fanno sul territorio.

La casa rifugio è un immobile confiscato alla criminalità organizzata, che ha visto nuova luce grazie all'associazione Risorsa Donna, e al contributo del Comune di Cassino e della Regione Lazio. Può ospitare otto donne, scappate da situazioni di violenza, con i loro bambini.

Sia Antonella sia Elisa hanno sottolineato l'importanza di accogliere le vittime, e di inserirle in percorsi di recupero e di maturazione, in grado di restituire alle donne l'autostima e la dignità che la violenza risucchia via.

L'assessora Tamburrini ha poi ribadito l'importanza della prevenzione, di cui sono elementi imprescindibili l'informazione e la formazione dei ragazzi sul territorio.

L'amministrazione si muove dunque su un doppio binario: prevenzione nelle scuole, attraverso iniziative di sensibilizzazione, che non si limitano solo al 25 novembre, e sostegno alla donna vittima di violenza, per farle riscoprire il proprio immenso valore.

Alla sala Restagno si è assistito ad una duplice testimonianza: quella delle donne che aiutano altre donne, ma anche quella di una vittima. Il corto "Ti amo da morirne" è infatti un monologo scritto, diretto e interpretato da Mena Vasellino: l'attrice incarna una donna che, negli ultimi attimi della sua vita, ripercorre la sua storia, il suo rapporto con l'uomo violento che ha sposato e con i figli. Porta in scena una grandissima sofferenza, che emerge dagli occhi, dai gesti e dalle parole con cui, anche dopo essere stata colpita a morte, continua a difendere l'uomo che le ha fatto del male.

Il viaggio nel mondo delle donne non finisce: al Palazzo Badiale la Fidapa Bpw Italy e il comitato Pari Opportunità dell'Ordine degli Avvocati di Cassino hanno presentato "(R)Esistenze femminili", una mostra fotografica/dibattito con Valerio Nicolosi, fotoreporter impegnato in temi sociali, che opera nell'ambito dei conflitti bellici e delle rotte migratorie.

La sua testimonianza è stata travolgente: un vortice di emozioni che ha rapito tutti i partecipanti, lasciandoli inchiodati alla sedia. Hanno introdotto il dibattito, moderato da Tiziana Iannarelli, Alberta Valente, presidentessa della Fidapa, Diego Troiano, presidente del Comitato Pari Opportunità del COA, il sindaco Enzo Salera e l'assessora Maria Concetta Tamburrini.

L'intervento di Valerio Nicolosi ha aperto gli occhi sulla realtà delle vittime di tratta, degli immigrati che fuggono dai loro paesi in cerca di libertà e pace. Una realtà molto lontana e diversa dalla nostra, in cui la violenza, su uomini e donne, è all'ordine del giorno.

Valerio ha raccontato la forza con cui si combatte in nave per salvare queste persone, ma anche il contatto intimo con la sofferenza di chi viene privato di tutto. Uno sguardo soffice il suo, una presenza delicata, che cattura le emozioni umane con la sua macchina fotografica.

Le sue foto sono state esposte nell'atrio del Palazzo Badiale, ed è stato intenso vedere la realtà che ha descritto a parole impressa su una stampa.

La giornata si è conclusa con la rappresentazione teatrale al Manzoni "Tutte le lacrime che ho versato"; un testo scritto da Anna De Santis, con la regia di Giorgio Mennoia.

Hanno sfilato sul palco diverse istituzioni: il rettore Unicas Marco Dell'Isola, che ha ricordato che la bellezza dell'amore non può mai essere associata a qualcosa di tossico come la violenza; la prorettrice Terza Missione presso l'università, la prof.ssa Fiorenza Taricone, che ha fatto un excursus sulla storia del 25 novembre, sul suo valore e sull'impegno del territorio nella lotta al contrasto della violenza; il sindaco Enzo Salera e l'assessora Tamburrini, che hanno ricordato l'importanza della prevenzione.

Grazie ai finanziamenti della Regione Lazio, e con la collaborazione del centro antiviolenza di Cassino, il CUT, sempre sensibile alle tematiche sociali, ha proposto uno spettacolo in cui, da vittime dei loro uomini, le donne hanno iniziato a reagire, contrastando gli atteggiamenti maschili più nocivi. Una crescita passata attraverso il dolore.

Sul palco del Manzoni è stata messa in scena l'evoluzione della donna, la presa di coscienza del suo valore, granitico e inamovibile.

Le scene teatrali si sono alternate a momenti musicali con il sestetto femminile Equivox Ensemble, diretto e accompagnato dal musicista ed attore Nando Citarella e dal flautista Alberto D’Alfonso.

Una giornata intensa, che ha evidenziato la sensibilità di Cassino su una tematica complessa, la volontà di crescere e migliorare, per far sì che il 25 novembre sia una data come le altre, e non più un'occasione per contrastare la violenza.

Un' altra iniziativa messo in campo a Cassino per l'occasione è quella realizzata dall’assessorato al Commercio guidato da Arianna Volante in collaborazione con l’assessorato alle Pari Opportunità di Maria Concetta Tamburrini ed il Centro Antiviolenza comunale di Antonella Capaldi: "Non sei sola”.

Un progetto che prevede il coinvolgimento, diretto, dei commercianti della Città che hanno esposto il numero del Centro Antiviolenza (348.6559602) nelle proprie vetrine, allestite di colore rosso per l’occasione.

Sono già 60 gli esercizi commerciali cassinati ad aver aderito con entusiasmo alla campagna del Comune: dall’abbigliamento agli elettrodomestici, dai supermercati ai fiorai, passando per bar e farmacie, tutti i settori merceologici sono stati coinvolti.

“Come amministrazione abbiamo voluto coinvolgere il commercio di vicinato, che per definizione è vicino alla gente – ha commentato Arianna Volante -. La violenza sulle donne il più delle volte si manifesta all’interno delle mura domestiche e i commercianti, con il loro contatto diretto e quotidiano con la popolazione, possono essere delle “sentinelle” proprio su quel disagio che è tanto difficile da intercettare. Ringrazio tutti gli esercenti che hanno sposato la causa con grande spirito di appartenenza alla comunità cittadina: insieme siamo indubbiamente più forti”.





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