Per la Giornata mondiale della prematurità

Per la Giornata mondiale della prematurità

IL FATTO - In occasione della giornata del 17 novembre la Rocca Janula si tingerà di viola. Un gesto simbolico per iniziare a sensibilizzare il territorio sul tema delle nascite premature

di Giulia Zaccardelli

Stasera occhi puntati sulla Rocca Janula, che si colora di viola.

In occasione della giornata mondiale della prematurità, l'associazione Alma Mater di Cassino, in collaborazione con la Asl di Frosinone, ha coinvolto diversi comuni del territorio per iniziare un percorso di sensibilizzazione sull'argomento. L'iniziativa di illuminare la Rocca Janula è stata sostenuta dal sindaco Salera, coadiuvato dal consigliere Rosario Iemma e dall'urban reasearche Francesco Torrice.

In Italia sono 30.000 i bambini che nascono prematuri, cioè prima del nono mese di gravidanza; con un fisico e un sistema immunitario più vulnerabili, questi neonati sono più soggetti al rischio di complicazioni post partum. I bambini prematuri devono essere ricoverati presso una tin, terapia intensiva neonatale, che ad oggi si trova solo negli ospedali di Roma, non anche nel frusinate.

È grande la confusione e lo sconforto dei genitori dinanzi a questa evenienza tanto imprevedibile, e dai risvolti inaspettati, che richiede un adeguato supporto psicologico.

"Quando affronti una gravidanza non pensi mai che possa accadere a te, pensi solo a come sarà il parto e io, da ostetrica e infermiera, sognavo in uno di quelli naturali, magari con l'ostetrica del cuore". È la testimonianza di Rossella Capraro, mamma di Bianca, nata a sette mesi nel luglio di quest'anno.

Dopo la nascita della figlia, Rossella ha viaggiato per 52 giorni tra Cassino e Roma, per vedere la bambina e farla stendere per due ore sul suo ventre, la cosiddetta marsupioterapia.

È passata attraverso questo tunnel di rischio e incertezza grazie al supporto del compagno e padre di Bianca, della famiglia, dell'equipe medica della tin del Fatebenefratelli di Roma, ma anche del Santa Scolastica di Cassino e di Alma Mater.

Negli ultimi anni si sta iniziando a parlare sempre di più di cura del bambino nato prematuro, di attenzione ai trattamenti sanitari e di equilibrio psicologico della famiglia. E la SIN (Società Italiana di Neonatologia) ha precisato che la vicinanza dei genitori nei reparti di tin è vitale per i bambini e deve essere garantita sempre, anche in questo periodo di pandemia, che ha reso più difficile l'accesso delle famiglie in ospedale.

Sempre più necessaria è anche la figura di uno psicologo, che al momento assiste le famiglie solo per il tramite di associazioni di genitori e cittadini.

"Bisognerebbe parlare di più delle famiglie che affrontano queste nascite così delicate: una sofferenza invisibile che può essere alleviata dall'amore" dice Rossella Capraro.

Iniziare a parlare di prematurità è quindi un primo passo per sensibilizzare il territorio sull'argomento, per poi organizzare eventi in cui se ne parlerà con gli specialisti: all'appello del direttivo di Alma Mater ha risposto Cassino, ma anche San Vittore, Castrocielo, Sant'Elia, Cervaro e Roccasecca. Ognuna, a modo suo, contribuirà a questa giornata in modo simbolico.

Ad Alma Mater, associazione nata lo scorso anno per supportare le famiglie, viene infatti riconosciuto il merito di coinvolgere parte della regione su temi delicati, e di parlarne in modo semplice e chiaro, anche e soprattutto per chi non ne è a conoscenza. Si ricorda infatti l'iniziativa del 3 ottobre, "Mamma, che latte", in cui l'associazione ha organizzato una maratona per i passeggini e un dibattito sull'importanza dell'allattamento al seno.

"Abbiamo trovato il giusto spazio nel cuore dei primi cittadini dei comuni interpellati , ed è solo grazie a loro che la nostra voce è diventata un'eco. Questa manifestazione arriva dopo molti confronti e tanto lavoro, la loro sensibilità ha fatto sì che il tema avesse la giusta considerazione. Ringraziamo la DG della Asl Pierpaola D'Alessandro una donna unica e sempre pronta a dare tutto il suo apporto insieme ai suoi operatori . Il responsabile del Santa Scolastica Mario Fabi e il gruppo ostetriche." Dichiara il collettivo di Alma Mater.

Riguardo al tema della prematurità, lo scrittore Giuseppe Pontiggia diceva che questi bambini nascono due volte: devono imparare a muoversi in un mondo che la prima nascita ha reso più difficile e la seconda dipende dai genitori, da quello che sapranno dare. Il percorso sarà più tormentato, ma alla fine sarà una rinascita.





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