San Vittore, chiude la filiale della banca. L'opposizione all'attacco: "Cancellati 30 anni di storia"

TERRITORIO - Entro fine anno cesserà lo sportello dell'Istituto di Credito Cooperativo Terra di Lavoro San Vincenzo de Paoli. I consiglieri di minoranza scrivono alla dirigenza e al sindaco chiedendo spiegazioni. Riflettori puntati anche sul termovalorizzatore. Ecco perchè

"Ci giunge notizia che il 31 dicembre 2021 lo sportello della Filiale della Banca di Credito Cooperativo Terra di Lavoro San Vincenzo de Paoli verrà chiuso. Giova ricordare che le origini di questa banca appartengono all’impegno e l’intuito di uno sparuto gruppo di cittadini sanvittoresi che riuscirono nell’impresa di costituire una Banca di credito cooperativo in poco tempo, con lo scopo di supportare artigiani, agricoltori e piccole imprese del territorio".

A palare sono i consiglieri del gruppo "San Vittore Bene Comune" Vittorio Marcone, Eugenio Iannetta e Antonio Forgione che in una nota indirizzata all'Istituto di Credito e al primo cittadino Nadia Bucci sottolineano: "Con grande slancio, e fiducia incondizionata, centinaia di cittadini sanvittoresi misero a disposizione i loro risparmi acquistando quote, diventando correntisti e sottoscrivendo prodotti finanziari pur di alimentare l’esistenza di questa realtà. Quei sacrifici hanno rappresentato negli anni una realtà occupazionale per i nostri concittadini
e la possibilità di un rapporto fiduciario diretto con un istituto bancario".

Prosegue la missiva: "Oggi, dopo trenta anni di presenza sul territorio, la chiusura della filiale di San Vittore del Lazio, senza che ad oggi siano intervenute comunicazioni ufficiali ai soci, ai correntisti, e non sia stata convocata alcuna assemblea straordinaria per discuterne, ci sembra paradossale. Questa filiale rappresenta trenta anni di storia! trenta anni che non meritano di dissolversi come neve al sole. Trenta anni di rapporti consolidati con i cittadini del nostro Paese e non solo. Non possiamo certo dimenticare i tanti clienti della nostra filiale provenienti dai Comuni limitrofi.

Con la chiusura della Filiale, la funzione mutualistica propria dell’Istituto, verrebbe del tutto
snaturata. Noi non possiamo restare indifferenti a tutto ciò, anche perché questa decisione
rappresenterebbe l’ennesimo schiaffo ad un tessuto economico e sociale depauperato
già per altre molteplici ragioni. Nonostante ciò, ricordiamo che la Filiale insiste in un punto strategico di tutto il territorio compreso tra il Basso Lazio e l’alto Casertano. Ad un km da una uscita autostradale, ed a ridosso della fiorente zona industriale del Comune di Rocca D’Evandro, ove trovano impiego oltre 600 dipendenti e molteplici imprese. Riteniamo pertanto inverosimile che possano esserci ragioni economiche alla base di questa
decisione, e ci domandiamo per quale motivo soci e correntisti dovrebbero mantenere invariato
il rapporto con l’Istituto stesso: chiediamo quanto prima di far chiarezza sull’intera vicenda".

Sempre i consiglieri comunali accendono poi i riflettori su un'altra realtà locale, il termovalorizzatore, ed evidenziano: "Nelle convenzioni stipulate, fin ad ora, compreso quella ponte in scadenza, si parla di una fitta collaborazione tra Amministrazione comunale ed Acea, intesa a condividere monitoraggi ambientali, azioni da intraprendere sul territorio sino
ad arrivare a favorire l’inserimento lavorativo di soggetti residenti : “ceteris paribus,
previa valutazione della relativa idoneità professionale – Acea – favorirà
prioritariamente l’inserimento lavorativo dei soggetti residenti nel Comune
di San Vittore del Lazio”.

Su questo punto, alcuni giovani sanvittoresi lamentano una mancanza di riscontro
alla formulazione di loro candidature per le unità lavorative richieste sul sito Acea,
lamentele gravate dal fatto che alcuni di loro, credendo nella realtà del termovalorizzatore, hanno investito sulla propria persona acquisendo titoli che dovrebbero essere utili alla valutazione. Siccome come gruppo consiliare, siamo all’oscuro delle trattative esistenti per il rinnovo della convenzione, gradiremmo che fossero conservate e rinforzate nella nuova quantomeno quelle relative ai dati del monitoraggio e all’inserimento
lavorativo in ACEA e società controllate".