Emancipazione femminile in carcere: il confronto a Ventotene

Emancipazione femminile in carcere: il confronto a Ventotene
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 22-09-2021 00:00

ATENEO - Oggi l'appuntamento targato Unicas nell'ambito della Notte Europea dei Ricercatori. Sarah Grieco, delegata del rettore per i poli penitenziari: "Vogliamo capire se anche in una condizione detentiva come il carcere si possa sviluppare le potenzialità delle donne ed aiutarle a migliorarsi". Guarda il programma completo e accedi per partecipare

"Le donne e la privazione della libertà: il confino". Questo l'appuntamento che si terrà oggi a Ventotene nell'ambito della Notte Europea dei Ricercatori. All'iniziativa partecipano, insieme al rettore Giovanni Betta, al sindaco di Ventotene e ad alcuni dirigenti scolastici e docenti universitari, anche l'avvocato Sarah Grieco, , delegata del rettore per i poli penitenziari e responsabile scientifica dell'evento assieme al prof. Alessandro Silvestri, presidente di Alaclam.

Il carcere o il confino si possono vivere in molti modi. Le donne, in particolare, possono utilizzarli come un 'opportunità per ricostruire la propria vita e/o contribuire a rendere migliore la vita della collettività, divulgando la propria esperienza. Le donne possono anche essere di supporto agli uomini, isolati in carcere o al confino, per sviluppare riflessioni e proposizioni utili all'umanità, divulgando il frutto positivo di tali elaborazioni. Camilla Ravera è stata a/ Confino a Ventotene. costituendo un punto di riferimento per coloro che la circondavano. Ada Rossi e Ursula Hirshmann hanno certamente favorito la produzione del Manifesto e la Sua diffusione per I 'avvio del processo di costituzione dell 'Unione Europea.


L 'iniziativa della Notte Europea dei Ricercatori 2021 che si svolge a Ventotene, in collegamento da remolo da vari parti d'Italia, vuole proprio recuperare e valorizzare i/ ruolo che hanno avuto le donne durante il periodo del Confino e confrontare il loro impegno con quello che esprimono le donne fuori e dentro gli istituti penitenziari. Si è voluto porre l'accento su inclusione ed empowerment femminile, esperienze possibili anche all' interno dei luoghi di restrizione della libertà.

A Ventotene vi era la Biblioteca, oggi intestata alla Mario Maovaz, che alimentava la riflessione
culturale dei confinati. Nelle carceri italiane di oggi si va facendo largo un 'operazione simile.
portata avanti dalle Università italiane, dai Garanti dei detenuti e assecondata da Direttori di
carcere illuminati e rispettosi dei dettami della Costituzione al riguardo.

All' iniziativa, oltre a diversi istituti superiori e a quattro diversi carceri femminili, partecipano anche gli attori che hanno partecipato al progetto "EVICAM - Europa per Vivere e Camminare", e che hanno sottoscritto il relativo accordo, finalizzalo a far crescere la consapevolezza degli studenti delle Scuole Superiori della storia recente e del significato del Manifesto di Ventotene, che proprio quest'anno celebra il suo 80mo anniversario dalla redazione.

"Siamo molto orgogliosi di poter ospitare anche quest'anno un 'iniziativa come questa, tra gli appuntamenti della settimana della scienza. Ormai - spiega il rettore Giovanni Betta - la realtà della nostra Università è sempre più vicina a quel modello di Polo Universitario Penitenziario che avevamo annunciato di voler realizzare. Abbiamo cinque dipartimenti coinvolti, decine di tutors e i nostri studenti detenuti stanno conseguendo ottimi risultati ".

Gli fa eco l'avvocato Sarah Grieco, che spiega: "L'argomento di cui si parlerà, assieme alle detenute dei 4 carceri femminili coinvolti, agli studenti delle scuole superiori e ai ricercatori di diverse università italiane, è molto interessante, oltre che estremamente attuale. Si parla sempre più spesso di empowerment femminile e di come sia cruciale non solo per migliorare la Società nel suo insieme ma anche per prevenire quei tristi fenomeni di violenza sulle donne che conosciamo. Vogliamo capire se anche in una condizione detentiva come il carcere si possa sviluppare le potenzialità delle donne ed aiutarle a migliorarsi".

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