La piazza che verrà, la cerimonia delle grandi occasioni e quelle sedie rimaste vuote

La piazza che verrà, la cerimonia delle grandi occasioni e quelle sedie rimaste vuote
di autore Mario Costa - Pubblicato: 20-09-2021 00:00

OPINIONI - Ieri sera l'evento per illustrare i rendering e la trasformazione del centro di Cassino. Tra applausi e complimenti non sono passate inosservate alcune assenze. Il "graffio" di Mario Costa

<strong>Mario Costa</strong>
Mario Costa

Già vicesindaco di Cassino

Le 200 sedie messe lì dal Comune sono state tutte occupate, un altro paio di centinaia di persone sono rimaste in piedi. Sì, c’era proprio tanta gente ieri sera in piazza “ Labriola” ad assistere alla illustrazione del progetto per la riqualificazione urbana del centro cittadino che riguarderà piazza Labriola, appunto, piazza Diamare e parte del Corso della Repubblica.

E c’era anche gente importante venuta da fuori. In prima fila il Prefetto, Ignazio Portelli, i consiglieri regionali Sara Battisti e Mauro Buschini, il Vescovo, Gerardo Antonazzo, l’Abate di Montecassino, Dom Donato Ogliari, il capitano Angelo Litrico in rappresentanza dell’80 Reggimento Rav “Roma”, il presidente del Parco Aurunci, Marco Delle Cese, il direttore dello stabilimento SaxaGres, Fabrizio Torriero.

Da tempo non si vedeva una manifestazione così partecipata da queste nostre parti. Accogliendo l’invito del Sindaco Enzo Salera, con la sensibilità di chi sa cogliere la grande rilevanza che accompagna un appuntamento tanto atteso da anni, hanno voluto esserci, a sostegno di un impegno forte al quale l’Amministrazione sta cercando di mantener fede. Così come hanno voluto esserci tanti cittadini.

Sono rimaste invece malinconicamente vuote (solo però sino a quando non è stato dato il via alla cerimonia) le sedie riservate ai consiglieri comunali della opposizione. Fatte le eccezioni di Renato De Sanctis e di Luca Fardelli. Non si è visto neppure Franco Evangelista, solitamente sempre presente ad onorare il suo ruolo di rappresentanza di quelli con il cui voto è stato eletto. La cosa ci aveva meravigliato molto.

Abbiamo poi saputo che si era premurato di giustificarsi con il Sindaco per la sua assenza, trovandosi egli a Matera. Altrimenti, ne siam certi, sarebbe stato lì, in piazza Labriola, insieme agli assessori e ai colleghi della maggioranza, insomma tra quelli cui sta a cuore il bene di questa città. Tutti gli altri avevano probabilmente di meglio da fare, ieri sera. O cui pensare, forse.

Però mai, come in questa occasione, vale il detto stando al quale “gli assenti hanno solitamente torto”. Come pure vale forse ricordare loro quella massima estrapolata giorni addietro dal “santino” di propaganda elettorale di quella “ingenua”(?) candidata al consiglio comunale di Terelle: “Ricordiamoci soprattutto che si può fare il bene del proprio paese, se si vuole, sia da vincitori che da vinti”.

Anche perché nel palazzo di piazza De Gasperi non si è insediato alcun neo Brenno, il capo dei Galli, che , conquistata Roma, nel IV secolo avanti Cristo, mentre trattava con i Romani il prezzo in oro del riscatto, gettò sulla bilancia la sua spada e pronunciò la celebre frase: “ Guai ai vinti!”.





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