L'insostenibile leggerezza dell'essere. I no vax

L'insostenibile leggerezza dell'essere. I no vax
di autore Redazione - Pubblicato: 04-09-2021 00:00

OPINIONI - L'intervento del dottor Sergio Marandola, medico dell'ospedale "Santa Scolastica" di Cassino

Sergio MArandola

di Sergio Marandola*

I no vax sono recentemente al centro della ribalta delle cronache nazionali per i numerosi epidodi di intolleranza, sfociata anche in atti violenti verso coloro che osano, a vario titolo, contrastare le loro discutibili tesi. Probabilmente la rabbia che esprimono è figlia anche dell introduzione del green pass, che a loro dire, limita la libertà personale. Ed io aggiungerei, limita la loro libertà di infettare il prossimo.


Anche sui social di Cassino, se qualcuno si azzarda a riportare storie di pazienti non vaccinati, finiti in rianimazione e pentiti della loro scelta, o di pazienti contrari alla vaccinazione e poi purtroppo deceduti, si viene immediatamente investiti da una serie di contumelie intrise di feroce aggressività per chi osa contrapporsi alle loro idee. Anche il sottoscritto ha dovuto subire il medesimo trattamento, e cercando un faticoso dialogo con il no vax di turno, si scopre che lo pseudo supporto scientifico di tale convincimento è una congerie di teorie basate su dati manipolati, fantasiosi e su teorie non supportate da prove scientifiche.


Per iniziare cominciano a ricordare la risalita dei casi nelle nazioni ad alta percentuale di vaccinazioni. È inutile far loro presente che il vaccino protegge dal virus per una percentuale superiore al 90 per cento, ma, come tutti i farmaci esistenti, in qualche organismo è inefficace.Il dato fondamentale è che nei vaccinati la virulenza risulta attenuata, non si registrano decessi e le forme gravi sono in nunero limitato. Invece la totalità dei decessi si registra tra i non vaccinati che si infettano, e in tutte le statistiche internazionali i casi gravi hanno una incidenza tra le 8 e le 10 volte superiori, su 100000 abitanti, nei no vax rispetto ai vaccinati .

Il secondo argomento che essi mettono in campo per giustificare la loro scelta sono le morti conseguenti a vaccinazione .A tutt'oggi sono stati dimostrati solo alcuni decessi per trombosi di alcune vene cerebrali. Hanno una incidenza infinitesimale, di un caso su un milione, la stessa probabilità che un passante venga colpito da un fulmine durante un temporale Ma se si rammenta questa statistica, ecco che il no vax di turno rispolvera, per esempio, notizie che recitano di morti di infarto dopo solo tre giorni dal vaccino. È una mistificazione facilmente confutabile. Con una mortalità di 70000 casi in Italia e quindi di 200 al giorno è statisticamente certo che tra decine di milioni di vaccinati qualcuno casualmente verrà colpito alle coronarie anche a breve distanza dall inoculazione. Ma non è stata mai dimostrata alcuna correlazione tra gli eventi.

Lo shock anafilattico, peraltro, una violenta reazione dell organismo alla introduzione di una sostanza estranea, si scatena on pochi minuti, e può essere provocato anche da una puntura di calabrone. Per quanto riguarda gli effetti collaterali del vaccino, questi sono presenti in tutte le sostanze di uso comune elencate nella farmacopea e basta leggere un qualsiasi bugiardino per trovarne una lunga descrizione.


L'unico timore che ha un minimo di senso dal punto di vista scientifico riguarda quello degli effetti a lungo termine. Oggi dopo quasi un anno di vaccinazioni e miliardi di somministrazioni, esso appare molto poco probabile e la probabilità che accada scende sempre di più al passare del tempo. D altronde possiamo accettare un rischio certo, immediato e mortale , per evitarne uno molto improbabile, incerto, che quasi sicuramente non avverra' mai?
Molti no vax sui social offendono e definiscono persone pericolose i vaccinati , non capendo che la circolazione del virus, anche in forma asintomatica, avviene in più alta percentuale tra i non vaccinati, che ne costituiscono un micidiale serbatoio. Allora perché continuano in una vera e propria guerriglia mediatica senza base scientifica?

Perché minacciano i virologi, che hanno sicuramente più conoscenze tecniche rispetto a loro e lunghi studi alle spalle? Perché aggrediscono i giornalisti? Perché infine non sembrano aver paura di un contagio che porta alla fame d aria, all intubazione ed alla rianimazione? Il complottismo, la sfiducia nella scienza ufficiale, l individualismo sono alcuni importanti fattori di rifiuto individuati dagli psicologi.

A mio modesto e personale parere è anche fondamentale la paura , che diventa fobia, di iniettarsi una sostanza per loro sconosciuta e pericolosa.Un antidoto per convincere gli indecisi ed i pigri a vaccinarsi deve essere la divulgazione scientifica a livello mediatico. Ed agli irriducibili ricordo che se i loro precursori no vax, già attivi alla fine dell' 800 contro la vaccinazione antivaiolo, la avessero avuta vinta, molti di loro ora non sarebbero neanche nati, perché i loro nonni sarebbero stati stroncati dal terribile virus.

*Radiologo "Santa Scolastica", consigliere comunale





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