D'Amato: "Nel Lazio il 73% degli over 12 ha completato il ciclo vaccinale"

D'Amato: "Nel Lazio il 73% degli over 12 ha completato il ciclo vaccinale"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 20-08-2021 00:00

IL BOLLETTINO - L'orgoglio dell'assessore: "Il Lazio si conferma al di sopra di 6 punti percentuali rispetto alla media nazionale". Nella Asl di Frosinone su circa 4.000 sanitari, alcuni non hanno la certificazione. D'Alessandro: "Sospensioni in arrivo per i medici no vax"

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 435 tamponi in provincia di Frosinone. Oggi, in Ciociaria, si registrano 31 nuovi casi di positivi al SARS-CoV-2. I negativizzati sono 33. Non si registrano decessi. Lo comunica la Asl di Frosinone nel bollettino odierno e rende poi noto che prosegue il tour del camper vaccinale. "Oggi - dice la Asl i nostri operatori sono stati ad Amaseno, dove hanno vaccinato 59 persone. La diciottesima tappa del camper vaccinale sarà a San Donato Val di Comino, il 23 agosto, in Piazza della Libertà, dalle ore 10 alle ore 12.Vaccino J&J monodose, accesso libero e gratuito, senza prenotazione".

E intanto, a proposito di vaccini, la Regione Lazio in mattinata, con l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato, ha fornito i seguenti numeri: "Nel Lazio abbiamo superato 7,5 milioni di somministrazioni di vaccino, oltre il 73% della popolazione over 12 ha completato il percorso vaccinale. Il Lazio si conferma al di sopra di 6 punti percentuali rispetto alla media nazionale. La campagna di vaccinazione prosegue senza sosta, previste oltre 250mila somministrazioni già prenotate entro il mese di agosto".

Infine D'Amato chiosa: "È stato organizzato dalla Asl di Viterbo un vax tour nei territori interessati dal Rave".

Intanto stamane, dalle colonne di Ciociaria Oggi, la manager della Asl di Frosinone ha messo in guardia i medici no vax. E ha detto: "Ora, da 'datore di lavoro', ci avviamo a sospendere o spostare i sanitari che non hanno alcuna certificazione e dunque non si sono vaccinati. Per fortuna nella Asl di Frosinone sono pochi: circa 30 su oltre 4.000.

Ai certificati per ragioni sanitarie, abbiamo già trovato una ricollocazione in smart working a parità di stipendio, anche se non è stato facile privarsene visto che siamo già pochi. Ora si deve sospendere i non giustificati non ricollocabili".





Articoli Correlati