Sos licenziamenti, sciopero record in Ciociaria

Sos licenziamenti, sciopero record in Ciociaria
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 30-07-2021 00:00

ECONOMIA - In alcune aziende della Provincia l'adesione ha superato il 70%. Soddisfatte Fiom, Fim e Uilm. Da oggi si chiudono i cancelli di Fca: si torna in fabbrica il 23 agosto

In alcune aziende lo sciopero ha toccato punte del 78%. In quelle dell’indotto Fca si è attestato intorno al 60%. In nessuna fabbrica è stato inferiore al 45%. Risultato: le due ore di sciopero dei metalmeccanici in Provincia di Frosinone hanno raggiunto il 65% di adesioni. Una risposta “massiccia”, quelle delle tute blu della Ciociaria, ed in particolar modo del Cassinate, che premia lo sforzo unitario di Fim, Fiom e Uil.

Le sigle dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil hanno infatti promosso scioperi unitari in tutte le fabbriche d’Italia. Mercoledì la mobilitazione ha fatto tappa in Ciociaria. I segretari provinciali di Fim, Fiom e Uilm spiegano: “La risposta dei lavoratori è stata importante perchè c’è molta preoccupazione. Per quanto riguarda l’indotto Stellantis è aperto un tavolo al Mise e il calo di produzione di Fca Cassino Plant ovviamente non fa ben sperare. Ma è la situazione generale che preoccupa, non solo quella legata alla Ciociaria. Ci sono aziende che licenziano con un mail oppure delocalizzazioni di alcune industrie sebbene ci siano profitti. Tutto quello che sta accadendo ci preoccupa e, ovviamente, preoccupa i lavoratori”.

Nella nota unitaria con la quale era stato indetto lo sciopero i sindacati avevano evidenziato: “Il Mise deve smetterla di convocare tavoli sterili e dare risposte e soluzioni concrete sulle vertenze aperte e la riforma degli ammortizzatori e delle politiche attive non può più attendere. La ripresa produttiva in atto nell'industria metalmeccanica deve tradursi in politiche industriali capaci di risolvere le crisi. Chiediamo al Governo e alle Istituzioni più coraggio e più ruolo perché il lavoro e l'industria italiana vanno difesi e salvaguardati, e per ogni euro che verrà immesso nelle politiche ecologiche, ve ne sia almeno un altro che venga stanziato per le compensazioni sociali e la tutela dei lavoratori. Chiediamo quindi che, a partire dall'automotive, si costruisca con le parti sociali un piano pluriennale di gestione delle ristrutturazioni e di sviluppo di nuove opportunità. Dalla pandemia non si può uscire tornando indietro nelle politiche industriali”.

Parole che fanno il paio con quelle dei segretari nazionali delle tre sigle che in una nota congiunta hanno dal canto lanciato un monito a proposito delle procedure di licenziamento: “Sono scelte che vanno contrastate con fermezza da tutti i metalmeccanici per difendere l'occupazione, il reddito dei lavoratori, impedire la riduzione della capacità industriale del Paese, evitare che altre aziende seguano questi negativi esempi e rivendicare allo stesso tempo investimenti e politiche industriali in tutto il territorio nazionale".

Questo sciopero secondo il numero uno della Uilm, Rocco Palombella "è il primo passo verso la mobilitazione generale". Gli fa eco Fernando Uliano della Fim-Cisl: “Senza risposte sull’occupazione siamo pronti allo sciopero” ha detto a proposito di quanto sta avvenendo alla Sevel in Abruzzo. Dalla Fiom Francesca Re David e Michele De Palma all’unisono chiosano: “Lo sbocco dei licenziamenti senza una riforma universale degli ammortizzatori sociali, senza una politica industriale rischia di colpire il lavoro, le lavoratrici e i lavoratori del settore e che la transizione sia gestita dai fondi di investimento e dalle multinazionali. La mobilitazione continuerà nei prossimi giorni e fino a quando non ci saranno risposte alle richieste delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici perché il lavoro non si tocca”.

Da questa mattina, intanto, sono chiusi i cancelli di Fca Cassino Plant. Ieri l’ultimo giorno di lavoro prima della pausa estiva: scatta ora un periodo di “solidarietà” che si aggancia alle ferie di agosto. Il rientro è previsto per lunedì 23 agosto. A settembre, o comunque in autunno, dovrebbe esserci una risalita dell’occupazione con l’inizio della produzione in serie del Suv Grecale della Maserati. Ma, oggi più che mai, il condizionale è d’obbligo.





Articoli Correlati