IL FATTO - Ieri i funerali del centauro morto a Gaeta in un incidente. Il ricordo dell'amica Enrica Di Maio
di Enrica Di Maio*
Per Adelchi
Non e' facile mettere in fila parole e pensieri per raccontare una persona unica e speciale come il nostro amato Adelchi.
E' andato via all'improvviso lasciandoci increduli e soli, non avremmo mai voluto diventasse un angelo per riempirci di ricordi, ma i ricordi sono un'arma molto potente e saranno il miracolo che ci riportera' per sempre a lui.
C'e' chi come me lo conosce dai banchi di scuola, chi lo ha incontrato in giovinezza, chi nel corso della vita condividendo con lui amicizia, amore e passioni come il calcio e lo sport e il mare e la musica.
Sul campo di calcio, che lo ha visto professionista, si trasformava, tirando fuori una grinta che lo portava addirittura a dare morsi per i soprusi subiti!
Sempre attento alla forma fisica ha istigato ciascuno di noi amici a fare sport per poter sfoggiare poi 'corpi scultorei' sulla spiaggia dei 300 Scalini, quello scorcio di mare a lui caro piu' di ogni altro al mondo, l'Ultima Spiaggia appunto...
E come non poter ricordare che e' stato l'indiscusso Re delle notti romane e non solo, miscelando sapientemente musica, spettacolo e la incredibile capacita' di legare persone e luoghi appartenenti ad universi opposti ed apparentemente incompatilibili! Tutti i suoi amici! ha sempre avuto una unicita' nel saper ascoltare, una parola per consolare, sua era l'arte del segreto, il tutto condito da sagace ironia, altra sua grande dote e di seguito elenco qualcuno dei tanti soprannomi da lui coniati: 22, 44 (che poi e' il doppio di 22!), Faccione, Jessica, Chiavetta, Mussitte', la Fulgida, Inciucessa, la Nipotina, Capoccione....e mi fermo qui perche' la lista sarebbe infinita!
Come faremo senza i suoi 'Statte' zitte!', gli 'Uddie' e quella gestualita' unica delle mani che andava poi a finire sempre sul mento, dandogli un'aria pensosa e sbarazzina insieme.
Diciamolo, e' stato la nostra 'Fata Ignorante'!! E citando il regista turco Ferzan Ozpetek: "Le fate ignoranti sono quelle che incontriamo e che ci cambiano la vita. Non sono quelle delle fiabe, perche' loro qualche bugia la dicono. Sono ignoranti, cioe' ignare delle regole che stanno alla base della vita della gente cosiddetta normale, ma non mentono mai
sui sentimenti. Le fate ignoranti sono tutti quelli che vivono allo scoperto, che vivono i propri sentimenti e non hanno paura di manifestarli. Sono le persone che parlano senza peli sulla lingua, che vivono le proprie contraddizioni e che ignorano le strategie." Come lui appunto.
Concludo con uno stralcio di una poesia di Nazim Hikmet:
"Ed ecco che ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po' della tua ghiaia
un po' del tuo sale azzurro
un po' della tua infinita'
e un pochino della tua luce
e della tua infelicita'."
Addio Favolosa Adelchi e arrivederci!
*Amica di Adelchi Fantaccione
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