Isola Liri, l'antenna di Montemontano accende lo scontro

Isola Liri, l'antenna di Montemontano accende lo scontro
di autore Redazione - Pubblicato: 06-05-2021 00:00

TERRITORIO - Dopo cinque mesi pubblicati gli atti. Il consigliere Gianni Scala: "Oltre al danno la beffa"

E’ stata pubblicata lunedi scorso, ad oltre cinque mesi dalla sua emanazione, la determina dirigenziale ed i relativi allegati con la quale si rilasciava il nulla osta all’installazione della antenna di telefonia a Montemontano nel comune di Isola Liri.

Una vera e propria beffa. – afferma il consigliere di opposizione Gianni Scala – Solo dopo nostra richiesta a riguardo, dopo cinque mesi e ad antenna installata, si è provveduto alla pubblicazione sul sito del Comune della determina e della documentazione allegata con la quale si rilasciava il nulla osta all’impianto.

Ci è stato anche detto che la pubblicazione non era obbligatoria ma guarda caso nello stesso periodo un analogo nulla osta per una ristrutturazione edilizia privata è stato invece pubblicato; stiamo anche approfondendo l’avvenuta pubblicazione sull’albo pretorio della determina stessa. Sembra quasi che si sia fatto di tutto per tenere nascosta la cosa altro che trasparenza.

E pensare che il Sindaco rag. Massimiliano Quadrini ci ha accusato di aver strumentalizzato la questione e di non essere intervenuti quando è stata rilasciata l’autorizzazione. Nessuno ne è venuto a conoscenza, solo oggi si pubblicano gli atti.  Non ci fermeremo e andremo fino in fondo alla questione”.

In effetti sembra anomala la pubblicazione della determina a cinque mesi dal rilascio del nulla osta così come sembra grottesca la giustificazione di una sua non obbligatorietà vista la valenza dell’opera da un punto di vista ambientale, urbanistico e sanitario. Ancora più grave sarebbe se si accertasse anche una mancata pubblicazione sull’albo pretorio dell’Ente cosa che avrebbe negato il potere di chi poteva sentire danneggiati i propri diritti di impugnare l’atto davanti alle autorità competenti.  Le risposte avute  da Gianni Scala e da Antonella Di Pucchio hanno aumentato le perplessità dei due consiglieri che di certo andranno fino in fondo.





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