E alla fine il M5S si accomodò al fianco dei "Pdioti"

E alla fine il M5S si accomodò al fianco dei "Pdioti"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 12-03-2021 00:00

OPINIONI - Nicola Zingaretti ha presentato questa mattina la nuova giunta della regione Lazio: entrano in squadra due assessori grillini e i consiglieri pentastellati vanno a rafforzare la maggioranza di centrosinistra (senza voto su Rousseau)

La presentazione della giunta di Nicola Zingaretti con due assessori del M5S

"Io, lo dico davanti a tutti e lo dirò per sempre (sic!), mi sono stancato e lo trovo perfino umiliante. Mi sono stancato di dire che non intendo favorire nessuna alleanza o accordo con il M5S: li ho sconfitto due volte, e non governo con loro. Imparassero a sconfiggerli, chi mi accusa di questo. E non il contrario!". Così parlava il 3 marzo 2019 Nicola Zingaretti, ma già in quell'occasione evidenziava che mentre i partiti del centrodestra avevano - ed hanno - una compattezza, a sinistra c'era bisogno di andare "a recuperare gli elettori nel bosco", per dirla con Bersani.

Molti di quegli elettori hanno abbandonato il Pd soprattutto durante l'era renziana e hanno virato verso il Movimento Cinque Stelle. Nicola Zingaretti, abbandonando quel paternalismo e quella superiorità morale tipico di una certa sinistra, ha quindi iniziato ad aprire un canale di dialogo con il M5S. Lo ha fatto al Governo da segretario del Pd - difendendo Conte fino alla morte come mai il Pd aveva fatto prima con nessun altro dirigente del partito: da D'Alema a Veltroni, passando per Prodi, Bersani e Letta (a proposito a volte ritornano) - e lo ha fatto alla regione Lazio.

Piccolo particolare: ancora negli ultimi anni il Pd è stato amorevolmente ricambiato in questa maniera: pdioti, indagati, casta, mafiosi. Insomma, il classico repertorio che Grillo sfoggiò nel 2008. A cui, in occasione delle elezioni in Emilia Romagna e del caso Bibbiano, si è aggiunto anche un'altra cosuccia. Nulla di che: ladri di bambini. Che vuoi che sia, "passa tutto quanto, solo un po' di tempo e ci riderai su" cantava Ligabue.

Infatti Nicola Zingaretti, con il suo solito sorriso, ha continuato a tessere il dialogo con la consigliera del M5S alla Regione Lazio Roberta Lombardi, quella che con un certo snobbissmo nel 2013 umiliò Bersani durante uno streaming (ma ve li ricordate gli streaming?) e con piglio decise mise il segretario dem sull'attenti: "Qui non siamo a Ballarò" .

Quel dialogo, adesso, è giunto a compimento e si è concretizzato il progetto del Governatore: questa mattina i grillini sono entrati ufficialmente nella giunta del Lazio con gli assessori Roberta Lombardi e Valentina Corrado e con l’adesione alla maggioranza dei consiglieri regionali. E siccome uno non vale uno, ma la politica è fatta di compromessi e di accordi, non per forza sotto banco ma come in questo caso alla luce del sole, non c'è stata alcuna consultazione degli iscritti sulla piattaforma Rousseau: uno schiaffo politico a Casaleggio senza precedenti.

"È la dimostrazione - dice il presidente del Consiglio regionale, Mauro Buschini - che si poteva e si può fare, che la condivisione, il dialogo, l’ascolto non sono slogan, ma uno stile, un metodo, un’idea della politica soprattutto quando ci si confronta con chi ha idee diverse dalle tue. Sbaglia chi ritiene che per noi, il Pd ed il centro sinistra, questo sia un sacrificio oppure una mossa avventata.

Chi lo dice vuol dire che non ha vissuto questi anni di trasformazioni, di leggi approvate, di confronti serrati nel Lazio governato dal Presidente Zingaretti su cosa fare e come farlo. E di quanto le forze politiche siano cambiate profondamente, di come il M5s abbia fatto scelte coraggiose. Non è un accordo siglato in segrete stanze. Non è una operazione numerica. È un atto costruito in questi anni. È un programma che si condivide, è accettare una sfida di straordinario cambiamento del quale io vorrei che soprattutto il mio Partito fosse orgoglioso".

Un viatico, insomma, per aprire un'alleanza strutturale a livello nazionale. Pur di sedere nuovamente al Governo, anche dopo il 2023.

Whatever it takes!





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