Consulta dei disabili, il presidente è Maria Cristina Tubaro

Consulta dei disabili, il presidente è Maria Cristina Tubaro
di autore Redazione - Pubblicato: 04-03-2021 00:00

CASSINO - Lo ha deciso il Sindaco Enzo Salera dopo la delibera approvata in Consiglio su proposta dei consiglieri Umbaldo e Galasso. Domande aperte fino al 10 aprile

Maria Cristina Tubaro

Sarà guidata dalla dott.ssa Maria Cristina Tubaro la Consulta per i diritti delle persone disabili, approvata nell’ultimo consiglio comunale su proposta dei consiglieri Umbaldo e Galasso. Lo ha deciso il Sindaco Enzo Salera nei giorni immediatamente successivi alla delibera consiliare firmando il decreto di nomina che individua la dott.ssa Tubaro quale Presidente della Consulta.

Un organo per tutelare i cittadini con disabilità, promuoverne l’integrazione, supportare l’Amministrazione Comunale nella gestione delle problematiche legate alle persone disabili. E’ questa la Consulta per i Diritti delle Persone Disabili voluta dal Comune di Cassino con lo scopo di consultare i cittadini con problemi di disabilità ed i loro rappresentanti, ascoltare le loro proposte e istanze, stimolare e verificare la realizzazione di tutte le iniziative volte a garantire il rispetto dei loro diritti.

«Si tratta di una iniziativa di grande importanza – sottolinea il Sindaco Enzo Salera-. Sono convinto che il lavoro della Consulta potrà dare un prezioso contributo sia alle persone con disabilità sia agli amministratori della città, contribuendo a individuare problemi e soluzioni. Mi auguro che ci sia un'ampia partecipazione e che dalla Consulta possano emergere idee e proposte per migliorare la condizione dei cittadini con disabilità della nostra città».

«Lo scopo di questo organo – spiega l'Assessore alla Coesione Sociale Luigi Maccaro - è quello di collaborare a tutte le iniziative comunali in materia di disabilità; proporre indagini, studi, rilevazioni particolari sulle condizioni e sui problemi dei cittadini disabili nel Comune di Cassino; migliorare i servizi a favore dei cittadini disabili, favorendo le migliori condizioni assistenziali, riabilitative e di sostegno per i singoli e per le famiglie;  proporre eventi, manifestazioni, pubblicazioni in grado di promuovere una cultura di integrazione; promuovere iniziative per la rimozione delle barriere architettoniche e, in generale, per la realizzazione di condizioni di pari opportunità, per quanto riguarda la scuola, il lavoro, il tempo libero ed in generale la vita sociale e per favorire l'autonomia delle persone con disabilità. E' un progetto ambizioso, al quale io personalmente e tutta l'Amministrazione teniamo moltissimo».

Già nei mesi scorsi l'Assessore Maccaro aveva presentato la bozza del Regolamento, invitando tutte le persone interessate (associazioni, persone disabili, famiglie) a presentare le loro osservazioni e le loro proposte di modifica.

Il testo è stato poi approvato in Consiglio Comunale e, come previsto dal Regolamento, il Sindaco ha nominato il Presidente, affidando l'incarico a Maria Cristina Tubaro, giornalista, esperta di comunicazione e con un passato di impegno nel volontariato.

«Desidero ringraziare il Sindaco Enzo Salera e l'Assessore Maccaro – dice Maria Cristina Tubaro - per avermi voluto coinvolgere in questo progetto, che rappresenta un grande segnale di attenzione nei confronti delle persone con disabilità. Voglio innanzitutto sottolineare due concetti fondamentali, che emergono nella scelta del nome: Consulta per i diritti delle persone con disabilità.

Innanzitutto si pone l'accento sui diritti, troppo spesso messi in discussione da un'organizzazione sociale ancora inadeguata: nella migliore delle ipotesi si pensa solo all'aiuto e all'assistenza (che spesso sono insufficienti, soprattutto nei casi di disabilità grave), mentre, invece, bisognerebbe ragionare in un'ottica di integrazione e di coinvolgimento attivo.

In secondo luogo mi piace che si sia parlato non di “disabili”, quasi fosse una categoria a parte, ma di “persone con disabilità”. “Persone”, innanzitutto, che si caratterizzano non, innanzitutto per la loro disabilità, ma, appunto, per il loro essere persone, cittadini con dei diritti.

In maniera un po' provocatoria e paradossale, vorrei dire che la Consulta dovrebbe lavorare per rendersi “inutile". Dovrebbe cioè puntare a costruire una città nella quale integrazione, assistenza, accoglienza, solidarietà fossero concetti talmente acquisiti, concreti e vissuti da rendere inutile la presenza di un ente che si occupi della loro promozione. Vorrei che non ci fosse più la distinzione tra disabili e, come si dice, “normodotati”, ma che ci fosse una cultura di accoglienza della vita e della diversità.

La strada da fare è ancora moltissima e ci sono moltissime esigenze a cui rispondere. La Consulta dovrà essere di supporto alle persone con disabilità, alle loro famiglie, alle associazioni che le rappresentano e all'amministrazione comunale. Il mio auspicio è che sia un luogo di incontro, di dialogo, nel quale si possano affrontare con serenità, ma al tempo stesso con determinazione e tenacia, le problematiche complesse e variegate che riguardano le persone con disabilità».

Fino al prossimo 10 aprile le Associazioni interessate a far parte della Consulta potranno presentare domanda di adesione attraverso il sito del Comune ed entro il mese di aprile verrà organizzato il primo incontro della Consulta per decidere insieme i prossimi passi da fare e per iniziare a lavorare.

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