"Un presidio fisso delle forze dell'ordine nelle zone a rischio assembramento"

"Un presidio fisso delle forze dell'ordine nelle zone a rischio assembramento"
di autore Redazione - Pubblicato: 02-03-2021 00:00

IL PUNTO - Lo ha chiesto l'associazione "Identità Cassinate" in una lettera inviata al sindaco di Cassino Enzo Salera. "Proponiamo al primo cittadino di sollecitare la Prefettura di Frosinone a valutare il ricorso al servizio 'Strade Sicure' dell’Esercito italiano"

Alessandro Di Sano e Danilo Evangelista

"Introdurre un presidio fisso delle forze dell’ordine nelle zone maggiormente a rischio assembramento, disincentivando allo stesso tempo gli ormai sistematici fenomeni di delinquenza che riguardano sistematicamente le medesime zone. Qualora l’organico delle forze di Polizia non risulti sufficiente a coprire tale richiesta, proponiamo al Sindaco di sollecitare la Prefettura di Frosinone a valutare il ricorso al servizio “Strade Sicure” dell’Esercito italiano".

La richiesta porta la firma di Alessandro Di Sano e Danilo Evangelista per conto dell'associaizone "Identità Cassinate" e fa seguito alla riunione che si è svolta, presso la Sala Restagno del Comune di Cassino, tra i movimenti giovanili, il Sindaco di Cassino e l’Assessore al Commercio e alle Attività Produttive dott.ssa Arianna Volante.

Spiegano i due: "Considerano che la richiesta dell’incontro si è resa necessaria per proporre delle soluzioni concrete ai fenomeni di assembramento verificatisi nelle zone centrali della città nei recenti weekend chiediamo, oltre ad un presidio fisso delle forze dell'ordine, anche che si dia maggiore attenzione anche agli aspetti sociali, incentivando, così come già avvenuto in passato, dei gazebo informativi di associazioni di volontariato che sensibilizzino l’opinione pubblica e soprattutto i più giovani circa i metodi di prevenzione contro il Covid-19, magari con la distribuzione gratuita di mascherine o altre tipologie di DPI".

Proseguono i due: "Chiediamo inoltre che siano scongiurati gli scontri generazionali, evitando di colpevolizzare esclusivamente il mondo giovanile, già duramente provato dai risvolti negativi della pandemia, soprattutto dal punto di vista socio-psicologico e che sia ampliato il controllo da parte degli enti preposti, anche tramite l’utilizzo dei vigili urbani, nelle zone più distanti dal centro cittadino ma frequentemente soggette ad assembramento di persone (es. mercato settimanale degli abiti, mercato orto-frutticolo, ecc.).

Concludendo, ribadiamo l’importanza di mantenere un dialogo aperto con l’amministrazione comunale anche in futuro sulle medesime tematiche, in modo tale da cooperare in modo costruttivo per la risoluzione di problematiche comuni; è chiaro che la salute è un bene di tutti e per quanto non deve sfociare in lotte tra fazioni politiche. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo richiede una collaborazione collettiva; solo qualora ognuno di noi si impegnerà al massimo potremo tornare quanto prima alla normalità. Facciamolo per il nostro bene, per quello dei nostri cari e per la nostra amatissima città".





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