Antifascismo e Foibe, Abbatecola la butta in caciara

Antifascismo e Foibe, Abbatecola la butta in caciara
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 07-02-2021 00:00

OPINIONI - La portavoce di Fratelli d'Italia di Cassino parla di "vuota retorica" e del "negazionismo comunista" ignorato dal primo cittadino. Poi punta il dito sulla "superiorità morale della sinistra" e si appella addirittura agli insegnanti. Quindi, tra gulag e lager, trova modo di infilare nella sua invettiva "l'inconsistenza amministrativa del sindaco Salera". Sì, ma che c'azzecca?

Angela Abbatecola durante una iniziativa di FdI

Angela Abbatecola è una donna impegnata in politica da molti anni. Fieramente e orgogliosamente a destra, da sempre, gli si possono attribuire tanti difetti ma non certo la mancanza di coerenza o la paura di esprimere le sue idee. Angela Abbatecola è la portavoce cittadina di Fratelli d'Italia, un partito in ascesa nei sondaggi a livello nazionale e locale. Angela Abbatecola è, a nostro parere, una politica di alto spessore, per questo le sue dichiarazioni non possono essere derubricate come quelle di un "politicante senz’arte né parte" o di qualche "scappato di casa in cerca di visibilità". Non ne ha bisogno, della visibilità.

Per questo siamo rimasti stupiti nel leggere il suo comunicato diramato alla stampa in cui mette insieme: l'anagrafe antifascista promossa da Pop e che da qualche giorno ha ricevuto l'ok dell'amministrazione Salera; il Giorno della Memoria e quello del Ricordo, le criticità - da lei definite "nullità" - dell'amministrazione Salera e, addirittura, un appello agli insegnanti.

Spiega Abbatecola: "Se è doveroso ricordare le vittime dell'Olocausto nella Giornata della Memoria, altrettanto lo sarebbe onorare i martiri Friulani e Istriani il 10 Febbraio, Giornata del Ricordo istituita con legge della Repubblica nel 2004. Lo scorso anno l'amministrazione Salera brillò per il suo cinismo e l'assenza di iniziative. Quest'anno, l'avvicinarsi della giornata dedicata alla rievocazione delle complesse vicende dell'Istria e alla solidarietà ai nostri Fratelli dell'altra sponda adriatica rischia di fare la stessa fine, davanti a una maggioranza insensibile sul tema della riconciliazione nazionale e preoccupata soltanto per l'anagrafe antifascista".

Che c'azzecca? direbbe l'ex magistrato e già leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro. Che c'azzecca l'anagrafe antifascista con le Foibe? Per Abbatecola c'azzecca e addirittura riesce ad infilare, nel suo ragionamento storico-politico, anche una stilettata al sindaco per l'azione amministrativa.

La portavoce di Fratelli d'Italia con una buona dose di qualunquismo e populismo proprio dei politici abituati a buttarla in caciara argomenta: "Sono stupita nel vedere che, dopo quasi 80 anni, la preoccupazione di Salera è quella del negazionismo "di Destra", ignorando ostentatamente quello comunista che per decenni ha negato le responsabilità "di Sinistra" nelle atrocità delle foibe. L'armonia civile prospera nella condanna ferma di tutte le violenze, non solo di quelle di un'unica parte. La preoccupazione "POP" ha ben poco di popolare: chi nel 2021 vive di vuota retorica antifascista, non insegna nulla sotto il profilo etico, un nulla che fa il paio con l'inconsistenza amministrativa di questa maggioranza sempre più sovietica nel pensiero e nell'azione".

Chiude, quindi, con un appello agli insegnanti: "A questa 'superiorità morale' - dice - non crede più nessuno. E davanti al solco che Salera e i suoi si ostinano ad approfondire fra i "buoni" dei gulag e delle foibe e i cattivi dei lager, mi appello agli Insegnanti: dicano ai nostri bambini, ai nostri ragazzi, che la Storia è difficile e complicata. Ma che serve a giudicare e condannare ogni atto criminale compiuto da uomini e regimi che nessuno vuole più vedere".

La passione di Angela Abbatecola con la quale difende i propri ideali è sempre da ammirare e rispettare. Il Giorno del Ricordo non è però una ricorrenza da mettere in contrapposizione con l'antifascismo e con la Giornata della Memoria. Il Giorno del Ricordo  in memoria dei martiri delle foibe e dei profughi giuliani, istriani e dalmati, è bene ricordarlo, è stato istituito nel 2004 da Carlo Azeglio Ciampi, un presidente della Repubblica che nulla ha a che vedere con il mondo della destra o del centrodestra.

Sono insomma argomenti troppo seri per strumentalizzarli politicamente nella contrapposizione locale tra opposizione di centrodestra e amministrazione comunale di centrosinistra. I docenti, poi, non hanno certamente bisogno di appelli da parte dei politici per sapere quello che devono o non devono insegnare a scuola.





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