Scontro Fardelli-Fionda, effetto domino. Ora nel Pd si scatena un terremoto

Scontro Fardelli-Fionda, effetto domino. Ora nel Pd si scatena un terremoto
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 14-12-2020 00:00

POLITICA - Dopo la nostra intervista al consigliere comunale di Cassino e la replica del commissario del partito, si moltiplicano le reazioni. Nino Rossi: "Il circolo è immobile da 20 mesi". L'ex segretario al vetriolo: "Romeo ha perso una buona occasione per tacere"

Romeo Fionda, Marino Fardelli e Armando Russo

Le parole di Luca Fardelli non sono cadute nel vuoto. Dopo la nostra intervista (CLICCA QUI PER VEDERLA) è immediatamente intervenuto il commissario del circolo del Pd Romeo Fionda (CLICCA QUI PER LEGGERE). Perchè, nella sostanza dei fatti, Luca Fardelli è andato ad "attizzare" il focolaio che covava sotto la cenere e poco gli è bastato per far tornare a divampare le fiamme. E Romeo Fionda non ha agito certo da pompiere. Anzi, al contrario, ha continuato a soffiare sul fuoco della polemica.

Ora le reazioni si moltiplicano. Nino Rossi, storico iscritto del Pd, commenta: "La ricostruzione che fa il Commissario relativamente alle primarie che si sono svolte a Cassino è ineccepibile ma purtroppo, forse per brevità, omette di dire quello che è successo immediatamente prima e subito dopo le primarie stesse e soprattutto nella composizione della lista del PD che ha partecipato alle elezioni comunali che qualora fossero stati coinvolti “gli iscritti” si sarebbero potute evitare, forse, qualche spiacevole illazione e anche qualche indagine della magistratura.

Come non essere d’accordo poi con il Commissario quando dice che il partito deve essere “un luogo di formazione e di dibattito, in cui si apprendono e si affinano gli strumenti essenziali per esercitare una cittadinanza attiva, ma un centro di collocamento per entrare nei ranghi del ceto dirigente o, peggio, per lucrare previlegi personali mettendosi al servizio di chi comanda”! Malauguratamente però proprio il Circolo di Cassino da 20 mesi ha abdicato a questo fondamentale ruolo. In quasi due anni mai una riunione per discutere sulla linea politica locale e nazionale mai una dichiarazione su temi politici che interessano il territorio dalla crisi industriale alla riforma dei collegi elettorali o sulle linee programmatiche della Amministrazione comunale “amica” alla quale dovrebbe andare tutto il sostegno del Partito ed alla quale andrebbero però sottoposte le indicazioni scaturite dalla discussione interna al Circolo ed al qual Circolo dovrebbero far riferimento i Consiglieri del Partito.

Caro Commissario la storia, non recente, del PD di Cassino può certamente fornire insegnamenti e stimoli, ma anche la scena e i retroscena del PD cittadino la conosciamo in molti e francamente sono in pochi a poter “scagliare la prima pietra” e ancor di più a potersi arrogare il diritto di parlare di etica. Soprattutto dovrebbero tacere proprio quelli che vedono il Circolo come un “centro di collocamento per entrare nei ranghi del ceto dirigente o, peggio, per lucrare privilegi” perché io frequentando, quando era possibile, il Circolo di Cassino a volte ho avuto proprio questa impressione dal momento che in alcune occasioni era affollato come la fermata dell’autobus il lunedì mattina mentre altre volte c’era lo stesso affollamento che troviamo nelle chiese alla messa del lunedì mattina. O si è fedeli sempre o si è atei sempre.
I miracoli non basta invocarli, bisogna meritarseli".

MARINO PRONTO ALLA GUERRA

L'intervento del commissario fa tornare in campo anche l'ex segretario del Pd, Marino Fardelli, che tuona: "Romeo Fionda ha perso l’occasione di stare zitto. Se parla lui allora possiamo parlare tutti dicendo tutto e non solo quello che fa comodo ad alcuni. Per il resto sedetevi sul divano e gustatevi la serie TV Netflix El Commissario anche perché in una serie TV è possibile vedere gli episodi precedenti senza fatica prima di arrivare all’ultima puntata". L'ex segretario del Pd, nonchè fratello del consigliere comunale, sembra pronto a tornare alla vita politica attiva. E a far valere le proprie ragioni.





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