Cassino è più inquinata di Roma. Ecco i dati dell'Arpa Lazio

Cassino è più inquinata di Roma. Ecco i dati dell'Arpa Lazio
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 16-11-2020 00:00

IL FATTO - Come ogni anno, puntuale, a novembre si presenta il problema delle polveri sottili alle stelle: nel 2020 hanno già sforato per 45 giorni, il massimo consentito nel corso dell'anno è di 50. L'ira degli ambientalisti: "Le PM 10 favoriscono il diffondersi del Covid e nessuno fa nulla"

La centralina dell'Arpa Lazio in viale Dante

Immancabile, come ogni anno, ecco che a novembre sul finire dell'anno e con l'accensione di termosifoni, stufe a pellet e camini le polveri fini e ultrafini schizzano alle stelle. Sono 50 i giorni consentiti per lo sforamento delle Pm10 . Cassino, con i dati dell'Arpa Lazio aggiornati al 13 novembre registra già 45 giorni di sforamento. Peggio della Capitale. E' sul podio regionale per inquinamento, peggio fanno solo altre due città della Ciociaria: Frosinone e Ceccano.

Quando si supereranno i 50 giorni sarà obbligatorio mettere in atto una serie di restrizioni. Negli anni dal Municipio tra la metà di novembre e fino alla fine dell'anno si sono susseguite una serie di ordinanze per imporre di abbassare i gradi di riscaldamento dei termosifoni negli edifici pubblici e privati e domeniche ecologiche con circolazioni a targhe alterne, In taluni casi anche blocco totale del traffico.

I DATI DI CASSINO E DELLA CIOCIARIA

Un recente studio del professore dell'Unicas Giorgio Buonanno dimostra come, oltre l'inquinamento delle auto - che incidono soprattutto per quel che riguarda le PM 2,5 - a causare l'inquinamento da PM10 sono soprattutto gli ambienti indoor, ovvero termosifoni, camini e, soprattutto, stufe a pellet.

Non è comunque escluso che, già dalla prossima settimana, potrebbero scattare misure restrittive anche per quel che riguarda il traffico cittadino. Gli ambientalisti avnno in pressing e l'ambientalista Edoardo Grossi dice: "82 microgrammi di PM10 e con 45 giorni fuori legge. Ma per l'amministrazione in carica è acqua fresca, anzi aria fresca. Nemmeno la certezza, ormai provata, degli esperti che le PM10 favoriscono la diffusione del Coronavirus smuove chi ha il dovere di tutelare la salute pubblica. Qualcosa di indicibile".

I DATI DI ROMA E DELLA ALTRE PROVINCE DEL LAZIO





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