"Così come avvenuto con la differenziata stiamo portando in città un cambio epocale"

"Così come avvenuto con la differenziata stiamo portando in città un cambio epocale"
di autore Redazione - Pubblicato: 26-10-2020 00:00

CASSINO - Dibattitto sulla pista ciclabile: sale in sella Consales. Il consigliere fa chiarezza sui costi e ricorda a D'Alessandro che lui aveva accantonato il progetto. Poi rassicura: "La corsia procederà anche in via Riccardo da San Germano". E affonda i colpi: "Nel 2013 si fotografavano i carrellati e cassonetti per gridare lo sdegno verso un nuovo sistema di raccolta rifiuti ormai partito in tutti comuni limitrofi e d’Italia, e che in 15 anni di amministrazioni di centrodestra nessuno era stato capace di far partire. Noi alle chiacchiere preferiamo i fatti"

Non si placa il dibattito sulla pista ciclabile al centro di Cassino che si è sviluppato da settimane sulle colonne di LeggoCassino.it dopo che in un nostro recente articolo abbiamo spiegato la bontà del progetto, nonostante alcune criticità (LEGGI QUI: Meglio accendere una piccola fiamma che maledire l'oscurità). Tanti sono stati invece i commenti negativi (LEGGI QUI: La ciclabile fa tornare in campo anche Leone) a cui ha cercato di rispondere il professore Mario Costa (LEGGI QUI: La ciclabile, le critiche e i “tuttologi” in servizio permanente). A quel punto è sceso in campo l'ex sindaco Carlo Maria D'Alessandro che ha snocciolato le cifre del progetto e così come Benedetto Leone è stato molto critico nei confronti dell'amministrazione (LEGGI QUI: “Stanno facendo diventare questa città una barzelletta”).

Troppo, per il consigliere comunale e già assessore all'ambiente Riccardo Consales che sta seguendo il progetto della ciclabilità urbana da vicino ed è l'artefice della corsia ciclabile. Rompe il silenzio e, dalle nostre colonne, coglie l'occasione per controbattere all'ex sindaco e fare chiarezza su alcuni aspetti. Anzitutto quello economico. Poi ricorda al centrodestra che loro in due anni e mezzo il Put non lo hanno adottato e stanno facendo oggi le stesse critiche che facevano nel 2013 in merito all'avvio della differenziata: Cassino era rimasto uno dei pochi grandi comuni in cui non era partito il servizio durante i dieci anni di governo di centrodestra. Infine due righe sul progetto sicurezza. Perchè ormai lo scontro è totale.

Di seguito riceviamo e pubblichiamo l'intervento del consigliere comunale della lista "Salera Sindaco" Riccardo Consales, già assessore all'ambiente nel quinquennio 2011-2016

Pensavo che con le critiche strumentali sollevate nel periodo dello start up della raccolta differenziata avessimo toccato il fondo nel dibattito politico cassinate ma in questi giorni mi sono dovuto ricredere.
Nel 2013 si fotografavano i carrellati e cassonetti per gridare lo sdegno verso un nuovo sistema di raccolta differenziata ormai partito in tutti comuni limitrofi e d’Italia, e che in 15 anni di amministrazioni di centrodestra nessuno era stato capace di far partire.


Oggi come allora alla luce di un altro cambio epocale e cioè quello di cercare di cominciare a spronare le persone a muoversi non necessariamente con le automobili ma con mezzi meno impattanti sulla qualità dell’aria della nostra città, il livello del confronto è rimasto quello. Ma anche in questo campo nessuno ha mai ha provato a fare nulla, nemmeno l’ultima esperienza di governo targata centrodestra.


Per entrare nel merito delle critiche per la prima volta l’amministrazione Salera ha approvato un PIANO DELLA CICLABILITA’ URBANA con la delibera n. 192 del 11/08/2020. Un programma a breve e a lungo termine per iniziare a progettare interventi da attuare nella città per potenziare la rete di piste ciclabili presenti. I costi complessivi 114.000 euro sono i costi di tutti gli interventi: quelli di oggi dell’anello di corsie ciclabili e quelli da attuare in futuro con la copertura di finanziamenti esterni.


Purtroppo però invece di leggere gli atti amministrativi gli ex e attuali amministratori di centrodestra hanno voluto fare confusione sparando ai quattro venti cifre stratosferiche per questo primo step che si sta concludendo in questi giorni.


La determina n. 1670 del 06/10/2020 certifica l’impegno di spesa per questi lavori cosi tanto contestati che arrivano a costare 6000 euro circa per la segnaletica orizzontale e verticale e altri 6000 euro per la posa in opera di due attraversamenti pedonali rialzati.

La seconda critica è la mancanza di una pianificazione di questi interventi all’interno di un Piano Urbano del Traffico (PUT). E qui siamo di nuovo nel ridicolo. Per non dimenticare il Put viene affidato nel 2002 da un amministrazione di centrodestra che non approverà mai questo importante strumento di pianificazione.


Così come giustamente ricordato su questa testata fu solamente adottato in giunta nel febbraio 2016 e purtroppo non approvato dal governo di centrosinistra, ma in quegli anni il Put fu comunque terminato e all’interno di esso furono inserite queste reti di itinerari ciclabili che oggi abbiamo recepito e da cui siamo partiti con la delibera n. 192 del 11/08/2020.


Spiace quindi constatare che dagli articoli comparsi in questi giorni, nei due anni e mezzo di governo di centrodestra non solo non si è messo mano al PUT, ma nemmeno si è studiato quello presentato da noi. Quindi il centrodestra non ha inserito un bel niente, ne gli itinerari ciclabili e nemmeno c’è traccia di atti amministrativi, tavole e relazioni tecniche che parlano di PUT. L’unico studio approntato fu quello voluto dall’assessore Palombo su le reti ciclabili ma che non ha mai visto approvazione in nessun documento.


Infine l’ultima critica riguarderebbe la mancata attuazione del famoso progetto sicurezza (800 mila euro circa) all’interno del quale devo riconoscere era stata presentata nella prima ipotesi il progetto di pista ciclabile che collegava la stazione ferroviaria con l’università, progetto che non ho mai sentito da nessun amministratore dell’epoca spiegare che fosse stato elaborato dall’amministrazione di centrosinistra approvato con delibera n. 241 del 29/09/2014 (addirittura nella presentazione del progetto sono presenti la delibera e i numerosi allegati grafici preparati dall’allora assessore Ing. Antimo Pietroluongo).

Chi oggi critica però purtroppo non ricorda o fa finta di non ricordare che nel progetto sicurezza la pista ciclabile fu successivamente cestinata (con una modifica al progetto approvato) e sostituita da numerosi attraversamenti pedonali rialzati. Anche quel progetto cosi come tanti altri annunciati in quegli anni non fu mai attuato perché diventò oggetto di litigio con La lega e perché non fu mai trovata copertura finanziaria.

Noi cosi come abbiamo fatto in questi anni alle chiacchiere e alle critiche per ingessare una città preferiamo i fatti. Andremo avanti con il PUT e il progetto delle corsie ciclabili, che, checché ne dica l’opposizione di centrodestra, proseguirà anche su via Enrico De Nicola e via Riccardo da San Germano.


Nel frattempo proseguiremo nell’attuazione del piano della ciclabilità urbana e come dichiarato già nella consulta dell’ambiente accetteremo tutti i suggerimenti e le proposte progettuali che potranno essere fornite da associazioni e altre forze politiche.
Nel frattempo abbiamo risposto all’avviso pubblico della regione Lazio ed è stato presentato un progetto di 150.000 euro per collegare la stazione ferroviaria e il Campus Folcara con una pista ciclabile in sede propria.





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