Offese e grida, la campagna elettorale di Cervaro s'infiamma

Offese e grida, la campagna elettorale di Cervaro s'infiamma
di autore Redazione - Pubblicato: 14-09-2020 00:00

POLITICA - A pochi giorni dal voto il clima in paese si fa incandescente. Dal palco Otello Zambardi affonda i colpi: «Il tempo delle promesse è finito». Botta e risposta al veleno, lo scontro politico degenera. E intanto il confronto pubblico tra i quattro candidati appare ormai destinato a tramontare

I quattro candidati a sindaco di Cervaro
I quattro candidati a sindaco di Cervaro

Offese e grida, insulti e ripicche. La campagna elettorale di Cervaro si sta trasformando uno scontro non politico ma umano che poco interessa alla popolazione che vorrebbe più servizi, più infrastrutture, strade sicure e un punto di aggregazione per giovani ed anziani. A correre per la fascia sono: Ennio Marrocco, Simona Valente, Massimo Maraone e Otello Zambardi. E proprio l'avvocato Zambardi è stato il protagonista, nell'ultimo comizio, di un accalorato intervento. Nel mirino finisce soprattutto Ennio Marrocco e la sua lista "Il cervo per Cervaro".

Ma spesso nei comizi a prevalere non sono i progetti, quelli che i cittadini di Cervaro ascoltano in questi giorni appaiono interventi a volte privi di contenuti, di programmi, di proposte ma ricchi di ingiurie. Non più goliardi sfottò ma monologhi scritti ad arte che toccano la sfera familiare e lavorativa dell'avversario senza esclusione di colpi. L'ultimo è andato in scena sabato sera in pizza Casaburi. «Se il progetto politico creato da me e Giuseppe Lambro viene ritenuto valido ed interessante da chi, sempre più numeroso, ci viene ad ascoltare ogni sera, ci sarà anche un motivo oppure tutti improvvisamente sono impazziti? Cari amici avversari - ha detto l'avvocato Otello Zambardi - credo che il tempo delle promesse non mantenute sia finito. L'ultima parola spetta agli elettori e saranno loro a decidere cosa possa essere il meglio per il nostro amato paese. Ma di cosa potete essere certi: se la mia lista dovesse avere più consensi, a vincere non sarò stato io ma voi tutti. Altrimenti anche dall'opposizione saremo onorati di dar voce ai vostri problemi ed alle vostre richieste».





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