Scuola, si rientra dopo le elezioni. Mensa, trasporti, strutture, nido e pulizie: tutte le novità

Scuola, si rientra dopo le elezioni. Mensa, trasporti, strutture, nido e pulizie: tutte le novità
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 09-09-2020 00:00

CASSINO - Il sindaco Salera e l'assessore Tamburrini: «La campanella suonerà il 24 settembre». Ora anche altri comuni potrebbero seguire l'esempio. Ma la Regione resta ferma: «Il 14 si riparte». Oggi riprende l'attività dei più piccoli, lunedì prossimo tocca alle superiori. Il 5 ottobre parte il tempo pieno. L'asilo di via Arigni alle Stimmatine fino a novembre. Le decisioni sui plessi di Sant'Angelo e via Zamosch. E in vista della ripresa oggi alle 15 parla il premier Conte

La conferenza stampa di ieri mattina nel corso della quale è stata annunciata la decisione di prorogare l'inizio della scuola dal 14 al 24 settembre

La ricreazione non è ancora finita. Vacanze fino al 23 settembre per i 3.700 alunni delle scuole elementari, medie e dell’infanzia dei tre istituti comprensivi di Cassino. Il sindaco Enzo Salera ieri mattina ha ufficializzato la decisione: si torna in aula il 24 settembre, dopo il referendum. Cioè con dieci giorni di ritardo rispetto alla data nazionale del 14 settembre ma in realtà, al netto dei giorni che si sarebbero persi a causa delle elezioni, il ritardo sarebbe di soli cinque giorni. Un ritardo dovuto al fatto che il Comune avrebbe consegnato nella giornata di domani, 10 settembre, i cantieri di molte scuole. Le dirigenti dei tre istituti hanno fatto presente che sarebbe stato impossibile preparare le aule per il rientro in sicurezza il 14 settembre. 

La partita politica, oggi parla Conte

Un problema che era certamente già noto da tempo, quello dei cantieri partiti in ritardo a causa del Covid. Perchè, allora, solo ieri, 8 settembre, a meno di una settimana dall’inizio dell’anno scolastico la decisione di aprire le scuole dopo le votazioni? Il motivo è tutto politico, par di capire. Ovvero: il sindaco Enzo Salera ha provato a fare pressing sulla regione per chiedere al governatore Zingaretti il posticipo di apertura dell’anno scolastico, così come sta avvenendo in molte regioni d’Italia. Ma per il presidente della regione Lazio, che è anche il segretario nazionale del Pd, far slittare l’inizio dell’anno scolastico avrebbe significato sconfessare il ministro del suo Governo, Lucia Azzolina, che ha cerchiato in rosso sul calendario la data del 14 settembre ormai da mesi. A tal proposito oggi il premier Conte parlerà della riapertura con una conferenza da Palazzo Chigi. Mentre a livello regionale ieri l’assessore all’istruzione della regione Lazio Di Berardino ha comunicato: «L’apertura dell’anno scolastico 2020/2021 ha bisogno di certezze di fronte alla doppia esigenza di rimettere al centro il tema della formazione e della socialità dei ragazzi e per rispondere alle esigenze avanzate dalle famiglie. Riteniamo che il 14 settembre debba essere il giorno del suono della campanella. Ora c’è bisogno che il Ministero dell’Istruzione e l’Ufficio scolastico regionale provvedano in ogni modo a garantire l’assegnazione dei supplenti alle scuole in concomitanza con la riapertura. Così come rivolgiamo la richiesta di accelerare la consegna di arredi e banchi scolastici. Resta ferma l’autonomia dei sindaci e delle singole amministrazioni comunali in base ai propri compiti e funzioni così come resta fermo che le singole istituzioni scolastiche possono valutare in sede locale, a fronte di problematiche emergenti o non risolte, deroghe o decisioni più opportune in merito alla data di inizio dell’anno scolastico».

La conferenza stampa del sindaco

Richiamandosi all’autonomia comunale il sindaco Enzo Salera e l’assessore all’istruzione Maria Concetta Tamburrini ieri mattina hanno quindi comunicato il rinvio dell’anno scolastico. «E adesso anche altri comuni potrebbero seguire l'esempio, attendono tutti di conoscere cosa farà Cassino. Ho parlato poco fa anche con il sindaco di Gaeta» ha spiegato Salera in conferenza. Ma torniamo a Cassino: oggi, 9 settembre, partiranno le attività all’interno dell’asilo nido di via Botticelli, il il 24 settembre al via le lezioni nei tre istituti comprensivi (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) e il 28 si chiude con la partenza dell’altro asilo nido, quello di via Alfieri. La mensa partirà il 5 ottobre. Per quel che riguarda la primaria “Pio Di Meo” e la secondaria di primo grado Diamare alcune classi seguiranno le lezioni per tutto l’anno all’interno dell’ex edificio delle suore Stimmatine. Idem l’infanzia di via Arigni, ma in questo caso solo fino al 31 ottobre: poi tornerà nella sede oggi oggetto di interventi. Cantieri ancora in corso anche nella scuola di Sant’Angelo: fino al 31 ottobre gli alunni dell’infanzia seguiranno le lezioni nel centro anziani e nel centro parrocchiale

Trasporti, domande dimezzate

Per quel che riguarda i trasporti l’assessore ha spiegato: «Saranno assicurate le corse in base alle iscrizioni raccolte fino al termine del 7 settembre. Rispetto allo scorso anno abbiamo un numero inferiore di iscrizioni: 135 iscritti a fronte dei 240 dello scorso anno. Il dato potrebbe essere attribuito alla “paura” dei genitori e quindi alla scelta di portare personalmente i figli a scuola. Sta di fatto che, proprio per le attuali esigenze di contenimento COVID non sarà possibile accogliere “estemporaneamente” i bambini che non si siano preventivamente iscritti. Per quel che concerne invece la pulizia, al termine delle operazioni di voto, le sedi scolastiche saranno oggetto d’intervento di pulizia e di sanificazione certificata così come da protocollo contenimento COVID e per supportare l’attività di pulizia all’interno delle scuole, si presenterà adeguato progetto per coinvolgere 15/20  percettori di reddito di cittadinanza». Infine sono stati annunciati altre due novità: per supportare e favorire al meglio gli ingressi e le uscite dalle sedi scolastiche, sarà attivato il progetto “Nonno Vigile” rimasto bloccato per emergenza Covid. Le persone aderenti, tutti appartenenti all’associazione di ex finanzieri ed ex carabinieri, sono sette. Poi una buona notizia per le famiglie: grazie alla determinazione n° G07158 del 18 giugno 2020 sono stati assegnati 25.434,00 euro per l’abbattimento delle rette degli asili nido comunali, da suddividere su 85 bambini destinatari pari a circa  29 euro mensili.





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