Cassino, troppi eventi a Campo Miranda e malamovida: appello al sindaco

Politica - L'associazione Italia Nostra ha inviato una missiva al primo cittadino Enzo Salera chiedendo di delocalizzare le iniziative estive in diversi luoghi della città e di regolamentare la movida nel centro anche con maggiori controlli

Cassino, troppi eventi a Campo Miranda e malamovida: appello al sindaco
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 16-01-2025 12:25 - Tempo di lettura 2 minuti

Il comitato locale di Italia Nostra ha lanciato un grido d’allarme sulla qualità della vita dei residenti in alcune zone nevralgiche della città, come Piazza Benedetto XVI, Campo Miranda, Piazza Nicholas Green e Corso della Repubblica. Attraverso una dettagliata petizione indirizzata al sindaco Salera, l'associazione ha denunciato la crescente intollerabilità delle condizioni di vita causate da manifestazioni rumorose e dalla movida selvaggia.

Troppe manifestazioni a Campo Miranda

In particolare, Italia Nostra ha puntato il dito contro la concentrazione eccessiva di eventi a Campo Miranda, che nell'estate 2024 ha ospitato giostre, concerti e festival per un totale di quasi un mese. Tale concentrazione, secondo l'associazione, ha stravolto la vita dei residenti, sottoponendoli a un continuo bombardamento acustico e a disagi legati alla viabilità e alla mancanza di parcheggi. "A Campo Miranda - scrive l'associazione - si sono susseguiti, con brevi pause, 7 giorni di giostre in occasione di S. Antonio, 11 giorni di una prima manifestazione musicale (Cassino Summer Festival), e altri 11 giorni di un’ulteriore manifestazione musicale (Cassino Birra).

Tutto ciò è inconcepibile: la vita dei residenti, in quei 29 giorni, è stata letteralmente stravolta, e le responsabilità di questo stravolgimento sono esclusivamente di chi ha concesso le relative autorizzazioni. Disagi anche per i pendolari: nei lunghissimi periodi in cui Campo Miranda è occupato da giostre, palchi, chioschi e quant’altro, i pendolari sono costretti a cercare il parcheggio altrove per le loro autovetture pagandolo anche per tutta la giornata".

Movida selvaggia nel centro pedonale e non solo

Anche il nuovo centro pedonale, e in particolare Piazza Labriola e Corso della Repubblica, non sono esenti da criticità. La musica ad alto volume proveniente dai locali, gli schiamazzi e gli assembramenti notturni rendono difficile la vita ai residenti, che si vedono privati del diritto al riposo e alla tranquillità.

"Durante i fine settimana di ogni giorno dell’anno, questi cittadini - spiega ancora Itala Nostra - vedono le proprie abitazioni assediate dalla musica ad altissimo volume prodotta dai locali e dagli immancabili schiamazzi degli avventori. Questi fenomeni, che spesso si protraggono ben oltre la mezzanotte, impediscono ai cittadini di vivere la quotidianità delle proprie abitazioni, e non è raro che da questi fenomeni ne scaturiscano altri ancor più aberranti: ci riferiamo, ad esempio, all’occupazione indebita degli androni delle abitazioni e alla trasformazione di questi ultimi in orinatoi.

Richieste concrete all'Amministrazione

Italia Nostra invita chiunque volesse rivolgersi all'associazione a contattare questo indirizzo emali: cassino@italianostra.org, intnato ha avanzato una serie di richieste precise all'Amministrazione comunale:

  • Delocalizzazione degli eventi: Le manifestazioni rumorose dovrebbero essere spostate da Campo Miranda, una zona particolarmente sensibile a causa della sua conformazione urbanistica.
  • Regolamentazione della movida: È necessario definire con chiarezza gli spazi occupati dai locali all'aperto, limitare gli orari di chiusura e i volumi sonori degli impianti acustici.
  • Controllo del territorio: Le forze dell'ordine dovrebbero intensificare i controlli per prevenire schiamazzi e occupazioni abusive di spazi comuni.

Ora la palla passa all'Amministrazione comunale, che dovrà valutare attentamente le richieste di Italia Nostra e adottare misure concrete per migliorare la qualità della vita dei cittadini. La sfida è quella di conciliare le esigenze della comunità con quelle del settore turistico e del commercio, trovando un equilibrio che soddisfi tutti.





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